I benefici della sigaretta elettronica per chi vuole smettere di fumare
Quello delle sigarette elettroniche è un mercato abbastanza giovane, affermatosi in Italia nell’ultimo decennio. È ancora troppo presto per valutare i possibili vantaggi e rischi associati a questi dispositivi, ma le prime evidenze scientifiche sembrerebbero confermarne l'efficacia come supporto nella transizione da fumatori a non fumatori.
Sempre più ex fumatori abbracciano il mondo delle sigarette elettroniche per provare a liberarsi definitivamente dalla dipendenza. Basti pensare che in Italia, negli ultimi anni, sono triplicati i consumatori di questa tipologia di prodotti, spinti dai benefici per la salute, oltre che dall’esigenza di risparmiare.
A dirlo è l’Istituto Superiore di Sanità, che in una recente indagine ha rilevato come gli utilizzatori di e-cig siano passati dall’1,1% nel 2019 al 3,3% della popolazione nel 2022. Si tratta, in pratica, di un fenomeno che coinvolge oltre un milione e mezzo di persone (contro gli undici milioni di fumatori di sigarette classiche).
A questa imponente crescita di consumatori è conseguita quella del mercato dei prodotti senza combustione, che ad oggi vale più di quattrocento milioni di euro. Si è così ampliata notevolmente l’offerta di prodotti, trainata soprattutto dagli shop online. Ad esempio, Terpy.it, tra i leader di mercato, che offre aromi da sigaretta elettronica di qualità e che possono essere usati nella massima sicurezza.
I vantaggi della sigaretta elettronica: presunti o effettivi?
La scelta di passare dalla sigaretta tradizionale alle e-cig è quasi sempre dettata dalla voglia di smettere di fumare ed uscire dalla dipendenza delle sigarette tradizionali, dunque dalla nicotina.
Alcuni studi suggeriscono, infatti, che questi dispositivi possono in molti casi aiutare le persone che vogliono smettere di fumare. In tal senso possiamo riportare ad esempio i risultati dello studio pubblicato nel 2019 sul New England Journal of Medicine, dove si legge che le e-cig risulterebbero più efficaci di altri farmaci sostitutivi della nicotina come il cerotto o la gomma alla nicotina, sostituti tipicamente utilizzati da chi intende “provare” a smettere di fumare. poiché consapevole dei problemi derivanti da questo comportamento.
Entrando più nel dettaglio del test condotto sulla popolazione inglese, si evince chiaramente come i soggetti trattati in modo corretto con sigarette elettroniche hanno una probabilità significativamente maggiore di smettere di fumare (18%) rispetto a quelli che ricevevano farmaci sostitutivi della nicotina (10%).
A tal proposito, però, va precisato che l’efficacia delle e-cig è condizionata, da una parte dalla graduale diminuzione della quantità di nicotina presente nei liquidi per e-cig, dall’altra dalla cessazione del fumo. Non basta insomma passare dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica per risolvere il problema.
Dallo stesso test appena citato emerge, infatti, che ben l’ottanta per cento dei soggetti che avevano smesso di fumare grazie alle sigarette elettroniche, stava ancora usando tali dispositivi a distanza di un anno, situazione che testimonia un’evidente diminuzione ma non un’altrettanto evidente cessazione. Se ne deduce per queste ragioni che la dipendenza dalla nicotina, in assenza di un corretto impiego di questi dispositivi, possa proseguire nel tempo, nonostante la transizione da fumatori di sigarette a combustione a fumatori di sigarette elettroniche, non sufficiente appunto per scongiurare una vita in preda alla schiavitù del fumo tradizionale.
Ciò non toglie che la sigaretta elettronica resta un’alternativa certamente meno dannosa delle sigarette tradizionali e che dunque può rappresentare un supporto efficace per chi vuole perdere il vizio del fumo; questo sempre che il processo di transizione venga portato a termine, cioè non vengano usate entrambe.
In altri termini, se si vogliono ottenere risultati, occorre tenere un comportamento adatto allo scopo che si sostanzia nell’evitare la pratica del consumo duale: ci si riferisce al caso in cui chi inizia ad usare le e-cig usa anche sigarette tradizionali. Chiaramente, in tal caso non vi sono benefici, ma solo eventuali ulteriori rischi per la salute.
D’altra parte, ci sarebbero anche dei vantaggi per tutti coloro che non hanno intenzione di smettere di fumare tabacco. La sigaretta elettronica, infatti, permette a queste persone di “fumare” anche in ambienti chiusi, laddove non sia esplicitamente vietato. Questo avviene perché attualmente la legge italiana non impone alla sigaretta elettronica le stesse restrizioni adottate per quella tradizionale, liberando così di fatti gli utilizzatori di e-cig dalle restrizioni alle quali erano probabilmente abituati.
Né va trascurato il fatto che l’e-cig permette di evitare quel cattivo odore di fumo che rimane impregnato nei vestiti e negli ambienti frequentati dai fumatori, neutralizzando il più gravoso problema del fumo passivo.
Ma chi passa alle sigarette elettroniche non lo fa sempre e solo per ridurre i danni provocati dalla combustione del tabacco. Spesso questa scelta è dettata dall’esigenza di voler risparmiare. Grazie alla vasta offerta di modelli di e-cig, liquidi e accessori, i prezzi di questi dispositivi sono diventati molto accessibili e per tutte le tasche.
Nonostante i benefici appena visti, resta aperto il dibattito sul grado di sicurezza ed efficacia dei dispositivi elettronici. Quello che è certo è che la sigaretta elettronica è sicuramente meno dannosa della sigaretta tradizionale. È altrettanto vero, però, che il suo utilizzo non è privo di rischi, in considerazione delle sostanze contenute nei liquidi, che spesso si rilevano nocive.
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