Cgil Marche lancia l’allarme sulle condizioni della sanità marchigiana
Il segretario generale Elio Cerri: "Da questo collasso del sistema pubblico ne usciremo tutti indeboliti"
La sanità pubblica marchigiana, a distanza di più di due anni dall’insediamento della nuova Giunta, è arrivata ad una profonda crisi di sistema, che riguarda sia la parte ospedaliera sia quella territoriale. L’annunciata riforma epocale della sanità regionale sta avvenendo senza alcun tipo di certezza sui contenuti e sui servizi ai cittadini e sulle prospettive per il personale. Ad oggi, nonostante i reiterati appelli del sindacato, una parte rilevante dei servizi pubblici che fino a poco tempo fa erano gestiti dal servizio sanitario nazionale sono di fatto demandati o garantiti dal privato. Dichiara Elio Cerri, segretario generale Spi Marche: “Le liste d’attesa lunghissime costringono troppi cittadini e pensionati a rivolgersi al privato o altrove investendo peraltro risorse economiche in una fase storica di grande difficoltà, segnata da un’inflazione altissima e dall’aumento dei costi delle bollette. Molti pensionati stanno rinunciando alla prevenzione e alle cure”.
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