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“Lavoriamo per un Tavolo Interistituzionale di contrasto alla violenza”

Così il PD Senigallia in occasione del 25 novembre 2022, Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

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La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è un importante momento di riflessione istituzionale, ma è anche importante per una mobilitazione per avviare, come Partito Democratico, una denuncia collettiva insieme a tutte quelle associazioni, enti, centri antiviolenza che da anni si impegnano per contrastare questo fenomeno ed affiancare le donne nel loro percorso di fuoriuscita da storie segnate dalla violenza in ambito famigliare.

Questo fenomeno è ancora eclatante e molto preoccupante; dall’inizio dell’anno sono state 104 le donne uccise; continuiamo di fatto ad essere spettatori di “una guerra mai dichiarata” sapendo che nel 2022 una vittima su tre è stato un femminicidio.

Alla base c’è il presupposto malato di questa società che porta ancora molti uomini a vantare un diritto di possesso verso la propria donna.

Sono ancora presenti stereotipi di genere, che accentuano un ruolo di dominio e di potere in maniera strutturale, non occasionale, di fatto un vero e proprio patriarcato.

Per contrastare questo fenomeno è necessario agire su più fronti: innanzitutto quello culturale, poi preventivo ed economico, ma non meno importante è quello legislativo.

Troppo spesso le donne vittime di violenza, sia essa fisica che psicologica, si sentono sole, fragili, scoperte ed ancora oggi, purtroppo, hanno difficoltà ad accedere ai servizi.

Occorre avviare processi di prevenzione per cominciare a muovere emozioni, pensieri ed azioni che contrastino quella tendenza a “tenere in ombra” il fenomeno della violenza intra ed extra familiare contro le donne e i minori.

Come donne del Partito Democratico sollecitiamo questa amministrazione a costruire azioni d’intervento in materia di contrasto e di prevenzione della violenza attraverso l’attivazione e la gestione integrata territoriale di percorsi di accoglienza e di uscita dalla violenza coinvolgendo tutti i soggetti della rete al fine di attivare metodologie di intervento condivise.

Nessuno può negare il grande ruolo svolto dal pronto soccorso, dalle forze dell’ordine, dai centri antiviolenza, dagli assistenti sociali del comune, ma queste azioni sono indipendenti tra loro, dobbiamo lavorare per costruire un vero lavoro di rete volto a migliorare le capacità d’intervento di ciascun soggetto nelle azioni di contrasto alla violenza. La vera scommessa è il lavoro in “rete”, ciascuno per la propria parte, ruolo, competenza.

Ci auguriamo che sia possibile attuare e siglare anche nel nostro ambito, il protocollo d’intesa già precedentemente proposto, per la creazione di una rete territoriale, purtroppo da troppo tempo bloccato, che preveda la collaborazione dei servizi sociali comunali, i consultori familiari pubblici e privati accreditati, i presidi ospedalieri, i centri antiviolenza, le associazioni, gli enti territoriali, i servizi per la tutela dei minori e le forze dell’ordine.

Solo così potremo offrire una risposta di tutela e prevenzione per scongiurare atti di violenza fisica e psicologica ai danni della donna.

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