“Post alluvione, le valli del Misa e del Nevola ancora in ginocchio dopo due mesi”
Mangialardi: "Dopo aver negato risorse per prima emergenza, Regione resta inerte di fronte a difficoltà di famiglie e imprese"
“L’allarme lanciato dal sindaco di Arcevia Dario Perticaroli è la fotografia reale dei grandi disagi che gravano su cittadini, famiglie e imprese a distanza di due mesi dalla tragica alluvione che ha colpito le valli del Misa e del Nevola.
Di fronte a una situazione che rischia di complicarsi ulteriormente in vista dell’inverno, registro che poco o nulla è stato fatto fino a oggi dalla Regione Marche, sia sul piano del sostegno alle popolazioni alluvionate sia sotto l’aspetto degli interventi per il ripristino della viabilità, almeno nei punti più critici del territorio.
C’è sicuramente un problema di risorse nazionali che non stanno arrivando, ma va detto che la giunta Acquaroli, in occasione dell’approvazione dell’assestamento di bilancio avvenuta a pochi giorni dalla alluvione, ha perso l’occasione di erogare liquidità immediata per fronteggiare l’emergenza bocciando il mio emendamento che andava in tal senso.
Le continue passerelle del presidente a Senigallia, compresa quella in programma oggi all’assemblea annuale di Confindustria, non servono a nulla se non si traducono in provvedimenti concreti. E sicuramente non aiuta questo atteggiamento del centrodestra che, pur non essendo in grado di dare risposte, si ostina a ignorare per puro ideologismo le proposte serie e realizzabili che gli vengono offerte dall’opposizione”.
A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
“La verità – aggiunge Mangialardi – è che i Comuni delle valli del Misa e del Nevola, nonché del pesarese, sembrano abbandonati a sé stessi, orfani di un coordinamento che la Regione Marche avrebbe dovuto svolgere fin da subito e che invece è mancato e manca ancora.
Un’Amministrazione regionale capace e sensibile alle sofferenze che stanno patendo questi territori, si sarebbe già da tempo attivata per realizzare quanto meno interventi di somma urgenza volti alla messa in sicurezza degli argini e alla riparazione dei collegamenti stradali.
L’esempio di ponte Garibaldi a Senigallia è lampante: dopo i rimpalli di responsabilità tra le attuali giunte Acquaroli e Olivetti, che un anno fa impedirono di fatto la demolizione e la realizzazione di un nuovo ponte come previsto dall’Assetto di Progetto varato dall’Amministrazione regionale precedente, il quale probabilmente avrebbe risparmiato alla città di ritrovarsi divisa a metà, oggi non si riesce a risolvere un problema che rischia di mettere definitivamente in ginocchio le attività economiche del centro storico. Da me sollecitato con un apposito atto in consiglio regionale, l’assessore Aguzzi ha fatto sapere che la Regione si sta muovendo per incaricare direttamente l’Anas del problema e che i lavori per la ricostruzione potrebbero iniziare a primavera.
Vedremo se saranno in grado di mantenere questo impegno, certo è che la città non può attendere ancora così tanto tempo e vanno trovate soluzioni temporanee, per esempio l’installazione di una struttura ciclo-pedonale provvisoria, come peraltro richiesto dal consiglio comunale di Senigallia che sulla questione ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal gruppo comunale del Partito Democratico”.
Maurizio Mangialardi
Capogruppo regionale del Partito Democratico – Assemblea Legislativa delle Marche
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