Con l’intento di valorizzare una componente essenziale del patrimonio culturale cittadino e conservare i tratti di una lingua di tradizione, il Rotary Club Senigallia ha organizzato un incontro con Andrea Scaloni il quale, nella veste di autore e relatore della serata, ha presentato la seconda edizione della sua “Grammatica senigalliese” (2022).

Dopo il saluto e l’introduzione del presidente Giovanni Consalvo Traina che ha presentato l’ospite, Scaloni ha spiegato che la pubblicazione, inquadrandosi in un filone di studi linguistici sul dialetto senigalliese iniziato nel secolo scorso – cui già appartengono il dizionarietto “Cò vòl dì” del 1954 e il più corposo “Vocabolario dialettale senigalliese” di Rodolfo Colocci del 1994 – si prefigge uno studio sistematico della grammatica dialettale attraverso le sue parti costitutive: fonetica, morfologia e sintassi.

Rispetto alla prima edizione del 2015, questa seconda pubblicazione ristruttura la sezione di fonetica e amplia le altre sezioni, fornendo anche una proposta ortografica per la trascrizione dell’idioma dialettale. L’opera si chiude con un prezioso campionario di frasi idiomatiche, più comunemente conosciute come modi di dire; si tratta di espressioni tipiche delle quali i parlanti hanno fissato, nel tempo, una o più interpretazioni e che appaiono come indicatori acutissimi della cultura, delle tradizioni e dello spirito di un popolo

Tratteggiando le caratteristiche salienti del dialetto senigalliese, un idioma di transizione fra le parlate gallo-italiche del nord e quelle mediane del centro Italia, l’autore ha illustrato numerosi esempi tratti dalla tradizione popolare orale e scritta, nelle forme letterarie della poesia e del teatro. La relazione ha suscitato il vivo interesse dei presenti che hanno interagito con Scaloni ponendo domande e commentando le osservazioni tratte dal vissuto di ciascuno.