Sistema salute nel senigalliese: Cgil Cisl Uil chiedono un incontro urgente ai sindaci
"Profonda preoccupazione per ospedale di Senigallia e servizi di medicina e prevenzione territoriali. Confronto non più rinviabile"
Cgil, Cisl e Uil insieme alle Federazione dei pensionati hanno inviato il 10 novembre una lettera per richiedere urgentemente al Sindaco del Comune di Senigallia e ai Sindaci dei Comuni dell’ ATS 8 un incontro urgente su alcune questioni fondamentali del sistema salute nel territorio di Senigallia e nei comuni circostanti: dal potenziamento all’ospedale di Senigallia alla rete dei servizi di medicina territoriale alla prevenzione sanitaria per le varie fasce di popolazione sono alcuni dei temi per i quali chiedono ai sindaci di raccogliere le istanze delle organizzazioni sindacali e avviare un confronto costruttivo e responsabile.
“Insieme alle rispettive Federazioni dei pensionati esprimiamo profonda preoccupazione per la situazione del sistema salute nel Comune di Senigallia e nei Comuni afferenti all’ATS 8. – scrivono Cgil, Cisl e Uil al Sindaco di Senigallia – A nostro avviso pur considerando la gravità degli eventi di questo ultimo periodo non è più rinviabile un confronto con Lei e i Sindaci dei comuni dell’ATS 8 sulla situazione del sistema salute. – sottolineano i sindacati – Rivendichiamo la nostra peculiare natura di rappresentanza e, come portatori di interessi e bisogni di estese fasce della popolazione chiediamo un’urgente incontro.”
“Riteniamo che debbano essere oggetto di serrato confronto con le Organizzazioni sindacali i seguenti temi: situazione della carenza delle figure professionali infermieristiche mediche relative alle piante organiche dell’ospedale di Senigallia e situazione dei vari reparti soprattutto con riferimento al pronto soccorso; cronoprogramma dei lavori per la ristrutturazione realizzazione del plesso all’interno dell’ospedale di Senigallia; potenziamento e riorganizzazione dei servizi territoriali di prevenzione e medicina territoriale (Case di comunità e ospedale di comunità); riduzione delle liste d’attesa e potenziamento dei servizi ambulatoriale di diagnostica e visite specialistiche; politiche sanitarie territoriali per i fenomeni di dipendenza particolarmente diffusi tra i giovani quali alcolismo e uso di sostanze stupefacenti e per le malattie degenerative quali Alzheimer e demenze.”
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