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Marcello Liverani replica al PD di Senigallia sulla gestione del PNRR

"Fratelli d’Italia, a differenza del PD, non ha mai “cambiato volto” e mai lo cambierà!"

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Marcello Liverani

PNRR: proviamo a far chiarezza visto che il PD di Senigallia, nel più totale marasma politico della sua storia, dopo aver perso nel 2020 sia le elezioni regionali che quelle comunali di Senigallia e, dopo essere stati “asfaltati” anche a livello nazionale dal Premier Giorgia Meloni e da Fratelli d’Italia, lancia nel web comunicati stampa deliranti, raccontando le cose come fanno comodo loro, non certo come dice invece la verità.

Fratelli d’Italia, a differenza del PD, non ha mai “cambiato volto” e mai lo cambierà! Non esiste alcun “ordine di scuderia”, ma è esistito, ed esiste tuttora, un approccio serio e competente al PNRR. Fratelli d’Italia non è mai stata contraria, ma ha sempre cercato di trovare le migliori modifiche e soluzioni possibili, presentando emendamenti, molti dei quali accolti dal Parlamento; segno, pertanto, che sono stati pertinenti, opportuni e giusti. Quindi nessun “trasformismo” come il PD tenta di far credere.

Ciò che Fratelli d’Italia ha detto e scritto, e continua a dire e a scrivere, sul PNRR, ribadito più volte anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, è semplice e puntuale: FDI ha fatto e detto una valutazione riguardo ai tempi che oggi stiamo vivendo, consapevoli che il PNRR è nato nel 2020. Dato, quindi, per scontato che nessuno vuole stravolgerlo, Fratelli d’Italia ha semplicemente affermato che, sulla base dell’articolo 21 del “Next Generation Eu”, il quale consente agli Stati di fare degli aggiustamenti sulla base di scenari, che potrebbero prospettarsi, noi vogliamo valutare questi nuovi scenari. Quali sono i nuovi scenari? Il PNRR attuale è stato scritto quando non c’era ancora la guerra in Ucraina, quando i prezzi delle materie prime non erano aumentati a dismisura e quando non esisteva la questione energetica. Di conseguenza, è lecito o non è lecito ragionare per capire se tutte le risorse e gli interventi che sono stati immaginati nel PNRR di allora sono ancora efficaci adesso, oppure non lo sono?

Altra questione: l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) denuncia che c’è stato un aumento smisurato dei costi delle materie prime del 35%. Ergo, senza affrontare questo tema riusciremo a far arrivare in fondo quelle risorse? Fratelli d’Italia ha il timore che non ci si riuscirà. Proseguendo sull’attuale strada le gare di appalto andrebbero deserte e queste risorse non arriverebbero mai in fondo. È, quindi, un’eresia parlare di queste tematiche in maniera pragmatica e non ideologica, come invece continua a fare il PD?

Fratelli d’Italia vuole solamente capire come quelle risorse possano oggi arrivare “a dama”, visti gli scenari che sono mutati rispetto alla nascita del PNRR. Questo vuole fare FdI, e questo farà, visto che ora a governare l’Italia c’è una compagine eletta democraticamente dal popolo italiano, e non una classe politica (il PD) che, negli ultimi dieci anni non ha mai vinto le elezioni, ma ha governato sempre grazie ai “giochini di palazzo”. Cari dirigenti ed eletti, caro PD, la musica è cambiata, adesso tutte le questioni verranno affrontate con onestà e buon senso, e non seguendo i desideri di chi ha particolari interessi. Per Fratelli d’Italia esistono due soli interessi: l’Italia e gli Italiani.

Desideriamo anche ricordare che il 63% dei fondi del PNRR è a “debito”, ossia che dal 1° gennaio 2027 l’Italia dovrà restituire questo 63%; quindi a maggior ragione si ha una grande responsabilità nel valutare bene tutte le possibili incognite per non commettere passi falsi.

Un ultimo inciso desideriamo dedicarlo proprio al PD, che si pavoneggia con la “medaglietta del PNRR”, senza però raccontare tutta la verità dei fatti. Il cronoprogramma delle spese del PNRR prevedeva ad aprile 2020 che al 31 dicembre del 2022 noi avremmo speso 42 miliardi della cifra totale che ci spettava. Nel DEF di aprile 2022, il dato è stato aggiornato a 33,7 miliardi. Nella nota di aggiornamento del DEF si è detto che nel 2022 noi spenderemo 21 miliardi. Quindi l’esatta metà del cronoprogramma.

Forse non è andato proprio tutto bene come il PD vuole far credere, eppure a governare c’erano loro; quindi, tra le tante e grandi responsabilità che si dovrà caricare sulle spalle il nuovo Governo del Premier Meloni, c’è anche quella di cercare di velocizzare l’attuazione del PNRR.

E con questo speriamo di aver fatto chiarezza sulle mistificazioni, continue e durature del PD locale, che ha scelto la strada del “criticare un tanto al Kg” e non quella della politica e della dialettica che probabilmente non ha ancora imparato a praticare.

 

Marcello Liverani
Membro dell’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia – Consigliere comunale FDI Senigallia

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