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“Il Parco che vogliamo”, presentati i risultati del primo anno di lavoro

L'iniziativa ha avuto inizio il 3 ottobre 2021 presso il bosco della Cesanella

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Pittura edile Goffi - Trattamenti e soluzioni involucro edilizio - S. Maria Nuova
Iniziativa "Il Parco che vogliamo"

Tutto è cominciato con la Giornata del Creato, organizzata dalla Diocesi di Senigallia, svoltasi presso il bosco della Cesanella il 3 ottobre 2021 dove quasi 100 cittadini (tra questi bambini, ragazzi, insegnanti, abitanti del quartiere e della città) insieme a rappresentanti della comunità islamica, cristiana, ebraica hanno vissuto insieme il tema della 16° Giornata per la custodia del Creato.

A seguito di colloqui con il parroco, con i cittadini del posto e con il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, sono state intraprese le seguenti tre iniziative nel corso dell’anno:

Il coinvolgimento dei cittadini sulle proposte. Si è trattato di un impegno iniziale di due ore, a cui sono seguiti altri incontri di restituzione e rielaborazione dei contenuti (metaprogetto) che ha coinvolto complessivamente 34 persone. Le proposte raccolte sono state complessivamente 181 che sono state aggregate in sei aree funzionali, poi ridotte a quattro con 81 contributi omogenei.

La scuola. La scuola è il luogo privilegiato del dialogo e della diversità, della scoperta e della conoscenza, e quando tutti questi ingredienti muovono il pensiero e le mani, l’esperienza scolastica diviene formativa in modo straordinario. È ciò che diverse classi dell’Istituto “Mario Giacomelli”, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria di secondo grado, dell’IIS Corinaldesi Padovano e del Liceo Medi hanno realizzato in questi mesi, che ha visto i più piccoli e i più grandi elaborare idee da attuare nell’area che va da via del Molinello sino alla Cesanella.

La Mostra ed il Convegno. Per alcune settimane di maggio presso la sede della Chiesa dei Cancelli di Senigallia, il contributo dei cittadini e della scuola sono stati esposti, in forma artistica, tecnologica e letteraria, in un Convegno ed una Mostra, alla presenza di esperti di AIP2 (Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica) e l’Associazione Labsus (Laboratorio per la Sussidiarietà), delle istituzioni comunali e scolastiche, del mondo dell’associazionismo e di tantissimi cittadini di ogni età. Le proposte più belle offerte dagli studenti sono state votate dai visitatori della Mostra ed oggi, alla presenza del Vescovo, delle autorità cittadine e scolastiche e dei cittadini ne sono state premiate tre. Il pubblico votante è stato pari a 500 persone.

Il Dossier sul Parco. Successivamente sono seguiti un importante lavoro di riordino di tutto il lavoro prodotto ed un’indagine vegetazionale approfondita al fine di offrire alla Pubblica Amministrazione, ed ai futuri progettisti una base dati il più possibile completa. Il dossier è facilmente consultabile e scaricabile al link: https://bit.ly/IlParcochevogliamo2022.

I passi successivi. In accordo con l’Amministrazione Comunale, l’obiettivo ambizioso sarà quello di trasformare l’area verde, che da tempo versa in condizioni di abbandono e di degrado, in un luogo di aggregazione rivolto a tutti gli abitanti. Nell’ultimo decennio il tema della rigenerazione ha assunto una posizione di primo piano nel dibattito sulle strategie di sviluppo urbano e con esso lo stimolo ad approcciare le trasformazioni in modo integrato, cercando sempre di coniugare tra loro aspetti fisici e aspetti sociali. Quando parliamo di “infrastrutture sociali”, quindi, non pensiamo soltanto alla realizzazione materiale di strutture fisiche destinate a soddisfare i vari bisogni della collettività, ma anche al tessuto di reti associative e di relazioni comunitarie che si crea e che va promosso, alimentato, coltivato e curato in un’ottica di inclusione, solidarietà e mutuo aiuto.

Di solito, e questo è un elemento di assoluta novità, lo sviluppo di un progetto di rigenerazione urbana parte con la riqualificazione fisica di un bene pubblico, e solo dopo si sviluppano – se si sviluppano – gli aspetti sociali della trasformazione; invece, nel caso del Parco della Cesanella, proprio gli aspetti sociali, relazionali e comunitari (l’infrastruttura sociale appunto) sono stati gli elementi propulsori dell’avvio di tutto il processo. In altre parole, la partecipazione al progetto, attraverso il coinvolgimento dei cittadini e delle scuole del territorio, si è avviata prima che si ‘cantierizzasse’ qualsiasi cosa.

Alla fine di questo primo anno di lavoro, si coglie pertanto l’occasione per ringraziare vivamente tutti coloro che hanno collaborato finora: il Team di Progetto, i dirigenti e i docenti delle scuole, le associazioni di volontariato, i cittadini residenti nel parco e non, l’Amministrazione comunale e naturalmente tutti gli studenti e le loro famiglie che hanno collaborato attivamente alla formulazione delle proposte.

Alberto Di Capua
Pubblicato Domenica 30 ottobre, 2022 
alle ore 1:00
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