“I pini sono un bene pubblico: difendiamoli!”
Silvia Gervasi: "Se è possibile sistemare la strada e salvare gli alberi sani, facciamolo!"
La città di Senigallia in questo periodo ha subito un impoverimento a causa dell’abbattimento spietato di alberi ad alto fusto, che però appartengono ai cittadini in quanto bene pubblico! I pini sono stati piantati dai nostri avi per un motivo ben preciso: accompagnarci nella vita quotidiana ed offrire ossigeno, aria fresca, bellezza e riparo.
Alcuni sostengono che “è stato un errore e che il loro posto non è in città ma ai margini dell’abitato”. Ma dove lavoriamo e viviamo? In città! Quando possiamo sfruttare l’ombra delle pinetine? Perché tutti i giorni dovremmo camminare e pedalare lungo vie assolate ed essere costretti a vivere in ambienti con aria condizionata (poco salutare, come sappiamo), lasciando il verde solo ai bordi della città? Gli alberi di alto fusto creano un microclima che non solo abbassa le temperature ma umidifica l’aria e crea benessere. Purtroppo alcuni se ne sono accorti solo dopo la loro eliminazione, quando è troppo tardi.
Gli agronomi ci dicono che il cambiamento climatico non permetterà più la crescita di alberi così alti. I pini sani esistenti appartengono ai cittadini, sono un bene di tutti che non possiamo perdere senza un serio motivo. Se è possibile sistemare la strada e salvare gli alberi sani, facciamolo! Non a caso lo stemma di Senigallia mostra un pino a cui sono incatenati due leopardi: il pino è simbolo di forza, resistenza e laboriosità della cittadinanza, mentre “…i leopardi simboleggiano gli amministratori eletti dai cittadini per custodire e difendere il bene comune; la catena che li lega all’albero rappresenta l’attaccamento al bene della città ma anche l’accettazione degli oneri che comporta la sua amministrazione”. Se si tagliano i pini perdiamo il bene comune!
da: Silvia Gervasi
che dite "I pini sono stati piantati dai nostri avi per un motivo ben preciso: accompagnarci nella vita quotidiana ed offrire ossigeno, aria fresca, bellezza e riparo"?...quindi?...noi non siamo più obbligati a rimediare agli errori fatti in passato perchè li hanno fatti i nostri Avi? meglio la morte...il periocolo..la spesa enorme di soldi per tentare di tenere in "ordine" gli alberi e le strade che rimediare al problema che hanno creato? complimenti..se questo è il pensiero futuristico..preferisco essere considerato un neanderthal (da voi che siete così evoluti) invece di vivere con questo concetto.....anche perchè..significherebbe non fare nulla nemmeno per il misa e le sue alluvioni visto che i nostrio AVI hanno già fatto tutto (argini, spostamento fiume, ecc)...lasciamo tutto così? STOP alle case moderne e antisismiche perchè i niostri avi le facevano prima di noi? poi ci ritroviamo con case distrutte dai terremoti...esondazioni e pini che cadono uccidendo persone....ottimo direi. Un grazie ai nosti Avi che hanno fatto tante cose belle per noi..come noi le stiamo facendo per le nostre future genereazioni vero? SAPPIATELO...anche noi saremo AVI di qualcuno e se domani avranno il vostro stesso pensiero...tutti i casini che stiamo facendo noi OGGI...sono casini che loro devranno tenersi e mai e poi mai tentare di rimediare (secondo la vostra filososofia).
In quanto alle morti non capisco il discorso, sono morti in 10 per la caduta dei pini? Siamo i primi in Europa per decessi causati da smog e aria inquinata! almeno 45600morti per un danno economico di 20 milioni di euro e andate a guardare la fatalità Del pino che cade.
Leonardo Maria Conti
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