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“Ciccioli ha capito di aver sbagliato, ma tenta in tutti i modi di non pagare”

"Come fa quando va in difficoltà, rovescia il tavolo, confonde i temi..."

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Macchine da giardino Mancinelli - Senigallia
Campi invasi dai detriti dopo l'alluvione

Se fosse stata necessaria un’ulteriore dimostrazione della sua inadeguatezza a ricoprire un ruolo di governo nella giunta regionale, Ciccioli ce l’ha offerta con le sue indegne dichiarazioni di ieri.

Dichiarazioni disperate, di chi ha capito di aver sbagliato ma tenta in tutti i modi di non pagare per le gravi e gratuite offese rivolte alle vittime dell’alluvione del 15 settembre. Altro che linciaggio morale e politico. Pur di raggiungere i suoi scopi, come è solito fare quando spesso e volentieri va in difficoltà, Ciccioli rovescia il tavolo, inizia a dimenarsi, a confondere i temi, a gettare fumo negli occhi dei cittadini”.

A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.

“Francamente – attacca il capogruppo dem – mi lasciano totalmente indifferente i suoi meschini attacchi nei miei confronti, che altro non sono che un puerile tentativo di distogliere l’attenzione dai fatti che lo interessano, attraverso cui non solo non si mostra pentito delle oscene parole pronunciate in consiglio regionale, ma di fatto le ribadisce. Per quanto mi riguarda, molto di più della sua opinione, a me interessa quella dei miei concittadini che hanno vissuto l’alluvione del 2014. Premesso che, a differenza sua, io non mi sono mai neppure sognato di imputare responsabilità alle vittime di quella tragedia, vorrà pur dire qualcosa se, un anno dopo quel tragico evento, la città volle confermarmi sindaco con oltre il 50% dei consensi, risultato peraltro confermato anche alle elezioni regionali del 2020. Ciò, per me, vale infinitamente di più di ogni sciocco attacco da parte dei miei avversari”.

Poi il durissimo affondo finale: “Oggi il punto politico vero è un altro: gli attacchi che il capogruppo di Fratelli d’Italia mi rivolge, più che a me dovrebbero preoccupare il presidente Acquaroli. Il perché è presto detto: se Ciccioli ritiene che l’inchiesta giudiziaria che mi riguarda avesse dovuto impedire la mia candidatura alla presidenza della Regione Marche, che cosa dirà se al termine delle indagini preliminari un’analoga inchiesta dovesse interessare gli attuali vertici di Palazzo Raffaello? Uno scenario che chiaramente non auspico, ma che è nel ventaglio delle possibilità. Detto in altri termini: tirando in ballo me, Ciccioli sta mandando segnali sibillini al presidente Acquaroli? La domanda mi sembra più che lecita”.

Ancona, 15 ottobre 2022

Maurizio Mangialardi
Capogruppo regionale del Partito Democratico – Assemblea Legislativa delle Marche

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