Accusato di evasione fiscale per centinaia di migliaia di euro: assolto
Senigallia: si chiude una vicenda giudiziaria durata ben otto anni
Accusato di aver evaso oltre € 400.000 a fronte di redditi non dichiarati per € 860.000: assolto.
E’ la singolare vicenda di un senigalliese, Fabrizio Goffredi, che sino al 2014 ha amministrato oltre 130 condomini su Senigallia, Jesi e Falconara, quando all’improvviso inizia a circolare la voce che si sarebbe appropriato di somme dei singoli condomini.
Da quel momento inizia la sua disavventura con la giustizia, finendo sotto processo penale presso il Tribunale di Ancona davanti a 4 Giudici per diverse ipotesi di appropriazione indebita per complessivi € 1.000.000 e parallelamente sempre avanti al Tribunale penale di Ancona con un’accusa di pesante evasione fiscale.
Inizia un lungo percorso giudiziario in cui Goffredi, assistito dall’avv. Corrado Canafoglia, viene assolto nei processi penali per appropriazione indebita per non aver commesso il fatto.
Ieri il Tribunale penale di Ancona presieduto dal Giudice Alessandroni ha assolto Goffredi anche dall’accusa di evasione fiscale per non aver commesso il fatto.
Tutto inizia quando molti condomini gestiti dal Goffredi si vedono cambiare i contratti delle utenze di gas, luce ed acqua sulla base di una truffa perpetrata da una banda di truffatori che ha operato in tutta Italia.
Costoro, ad insaputa dell’amministratore del condominio, si sarebbero impadroniti delle credenziali dei contratti delle utenze dei condomini spostandoli da una società multiutility ad un’altra senza alcuna autorizzazione: con tale spostamento aumentavano i costi delle utenze, sino a raddoppiare.
Goffredi per evitare che le nuove società che subentravano si appropriassero delle somme dei condomini, bloccava i pagamenti tramite RID e spostava i denari dai conti correnti dei singoli condomini a quello personale dal cui poi effettuava i pagamenti per far fronte alle necessità cui ogni condominio doveva far fronte.
Goffredi denunciava penalmente i truffatori, ma allo stesso tempo perdeva la fiducia dei singoli condomini, la gestione di tutti i fabbricati, trovandosi indagato.
Un nucleo della Guardia di Finanza di Jesi apriva un’indagine penale per appropriazione indebita contro Goffredi e poi passava le carte ad un altro nucleo sempre della Guardia di Finanza che invece gli contestava l’evasione fiscale: infine quest’ultimo passava a sua volta le carte all’Agenzia delle Entrate che contestava all’amministratore di condomini l’evasione fiscale e richiedeva al Goffredi oltre 1.500.000 €.
L’agenzia qualificava quali utili da tassare tutte le somme che Goffredi aveva trasferito dai c/c dei singoli condomini in quello personale.
Durante l’istruttoria dibattimentale il legale del Goffredi è riuscito a far emergere un tassello fondamentale della vicenda.
Secondo la ricostruzione della difesa nessun inquirente avrebbe verificato se l’accusa originale di appropriazione indebita fosse fondata, né il motivo per cui Goffredi avesse trasferito tanto denaro nel suo c/c: l’autorità inquirente e l’Agenzia delle Entrate avrebbero dato per assodato che Goffredi si fosse appropriato di una cosi importante somma e poi avesse evaso le tasse, senza ricercare riscontri probatori di tale idea accusatoria.
Ieri Il Tribunale ha emesso l’ultimo verdetto di assoluzione anche per il reato di evasione fiscale.
“E’ la fine di un incubo durato 8 anni per me e per la miafamiglia che non auguro a nessuno. Ho vissuto anni con un’accusa infamante di essermi appropriato di somme che i singoli condomini mi avevano affidato, non riuscendo a programmare il mio futuro. Ho avuto vicino in questa battaglia giudiziaria solo il mio legale, l’avv. Corrado Canafoglia, cui va tutto il mio ringraziamento per aver creduto nella miainnocenza ed avermi difeso in tanti processi ottenendo le relative assoluzioni. Ora alzo la testa e chiedo che la Pubblica Amministrazione paghi tutti i danni che ho subito. Non è accettabile che lo Stato ti metta sotto accusa senza ascoltarti per poi scoprire dopo 8 anni che tutte le accuse non sono state mai verificate da chi ha fatto le indagini” chiosa amaro Fabrizio Goffredi.
La Repubblica delle banane in Sudamerica farebbe meglio.
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