“Non si vedono soluzioni per l’ospedale di Senigallia”
"Cittadini imbufaliti": il Comitato scrive alla Regione Marche
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE
Presidente Acquaroli i cittadini sono imbufaliti e non si vedono soluzioni per l’Ospedale di Senigallia. Le proposte fatte dal Comitato sono inascoltate sia dai politici che dai dirigenti.
Queste le domande che faremmo loro se venissero a Senigallia:
1)Il Pronto Soccorso che fine fa dopo che è stato appaltato alle cooperative?
E il medico cardiologo che è dislocato li perché non viene inviato in Cardiologia essendo primo nella sua graduatoria?
2) Si vuole ripristinare l’Utic??
La Cardiologia è senza 3 medici e uno che sta andando in pensione; le visite ambulatoriali con il servizio sanitario (ricetta medica) sono quasi inesistenti e i cittadini devono andare in libera professione.
3)Perché non vendono individuati i responsabili Dipartimentali (determina 361/2017 e dopo 5 anni sarebbe ora!! ) al pari di quelli del Laboratorio e Radiologia invece già nominati??
4)Le Apt, aziende provinciali territoriali, che ci saranno al 31 dicembre 2022 sapranno far meglio delle Aree Vaste che hanno indebitato tutti i marchigiani??
5)Sarà questa la tanto propagandata riforma sanitaria del PNRR per la tutela del territorio con tanti e super pagati dirigenti ma senza personale sanitario?.
Ecco perché vanno via 100 medici al mese dall’Italia.
Non abbiamo ancora capito perché il nostro ospedale è accantonato ai margini e abbandonato a se stesso quando sappiamo bene tutti che un punto di soccorso sanitario serve tra le due province di An e Pu.
Chi ha deciso che un bacino come il nostro deve andare a fare le visite ed esami specialistici anche oltre 100 km lo sappiamo bene come sappiamo altrettanto bene chi ha promesso di cambiare questo stato di cose vergognoso ma ancora non lo ha fatto.
Se da Senigallia dobbiamo andare a anche ad Ascoli per una visita o esame allora tanto vale andare a Bologna dato che un giorno di ferie lo dobbiamo prendere comunque.
Se non è sotto casa e prendo solo qualche ora dal lavoro, vado in un centro anche più attrezzato e mi sposto a nord …… più a nord !.
E la mobilità passiva che si crea chi la paga??
Pensiamo anche a chi non ha la macchina per spostarsi, a chi è anziano e da solo, alle mamme che accompagnano i figli piccoli, a chi già sta male al solo pensiero di fare i km per curarsi… no, non ci possiamo pensare. Non è la sanità stabilita dalla costituzione !!
A queste domande il presidente Acquaroli, l’assessore Saltamartini e la dr.ssa Storti, direttore dell’ Asur, devono rispondere pubblicamente e non trincerarsi dietro la protezione di Palazzo Raffaello, alias la Regione!!
La sanità è di tutti i cittadini e i politici devono spiegare cosa fanno e i cambiamenti che sono in atto, come intendono fare la sanità di prossimità e non ad un gruppo ristretto ma pubblicamente a tutti, altrimenti i cittadini quando potranno glielo ricorderanno.
Da
Comitato Difesa Ospedale Senigallia
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