“L’alluvione del 15-16 settembre tra le maggiori piene avvenute a Senigallia”
Il prof. Giuseppe Santoni ha analizzato analogie e differenze con l'alluvione risalente al 22 ottobre 1897
La recentissima alluvione del 15-16 settembre 2022 va senz’altro annoverata come una tra le maggiori piene storicamente avvenute a Senigallia.
Nella foto che propongo si vede il Molino della Marazzana fotografato una settimana dopo l’evento (nella mattinata di venerdì 23 settembre 2022) dall’amico Learco Perini. Una freccia sovrimpressa da me indica un vaso in terracotta incastonato nel muro dagli antichi proprietari del molino per segnare il livello raggiunto dall’acqua durante l’alluvione del 22 ottobre 1897 (125 anni fa), che è stata una delle più gravi di tutti i tempi.
Di questo mulino si parla nel libro di G. Santoni – R. Morici, Misa Amaro, Biblioteca Comunale Antonelliana 2021, Parte Prima, pp. 199-203, (https://www.comune.senigallia.an.it/biblioteca/allegato/19421).
Nella seguente immagine, sempre di Learco Perini con le mie sovrimpressioni, si può osservare il dettaglio del vaso in terracotta con la data del 22 ottobre 1897 e il livello dell’acqua segnato sul muro raggiunto durante l’alluvione del 15-16 settembre ultimo scorso. Tale livello è inferiore, anche se di poco (25 centimetri), rispetto alla memoranda alluvione del 1897.
L’alluvione del 1897 era ricordata pure su una lastra in marmo posta sulla parete della casa colonica Becci a Borgo Molino di Senigallia, dove il livello raggiunto dall’acqua era stato da me misurato in cm 130 (vedi: Santoni – Morici, Misa Amaro, Parte Prima, p. 140, (https://www.comune.senigallia.an.it/biblioteca/allegato/19421).
Purtroppo l’epigrafe è andata persa con la demolizione della casa avvenuta il 30 agosto 1999, senza che nessuno si sia preso cura di conservare le tre formelle con le date di altre memorabili alluvioni.
Quello che mi lascia perplesso è il livello raggiunto dall’acqua all’interno del cortile degli ex Magazzini Generali, in via Perilli, in parte adibito a parcheggio della Guardia di Finanza. Mentre durante l’alluvione del 22 ottobre 1897 il livello dell’acqua giunse a cm 69 (vedi: Misa Amaro, Parte Prima, p. 191), quella del 15-16 ottobre scorso è arrivata a cm 84, quindi una quota superiore di cm 15 rispetto al precedente evento di 125 anni fa. Mi aspettavo che anche qui il livello dell’acqua sarebbe stato più basso, come al Molino Marazzana, invece, con mia sorpresa è risultato più alto. È evidente che qualche fattore imprevisto deve avere fatto aumentare il livello dell’acqua rispetto al dato da me atteso. (Finora non ho avuto notizia di coincidenza della piena con l’alta marea o di mare così grosso da ostacolare il deflusso o di qualcosa d’altro).
Questa foto mi è stata gentilmente fornita dall’amico fotografo Sestito Francesco, il quale ha tenuto a precisare che, quando si è recato sul posto per misurare l’altezza dell’acqua e scattare la foto, sul muro non vi era più traccia del livello raggiunto perché era stato già ripulito con una idro pulitrice. Aggiunge però che “era aperta la sede dei bersaglieri che stavano pulendo (il locale adiacente, concesso loro in uso dal Comune, n.d.a.) ed ho misurato un segno su una scrivania ed era di 57 cm; lo scalino per arrivare alla sede è di 27 cm; quindi il livello massimo dell’acqua è stato di 84 cm”.
Concludo questo mio articolo con la richiesta al Sindaco di Senigallia e all’attuale Amministrazione di voler apporre sul pilastro interno dell’ingresso da via Perilli n. 22 al cortile interno degli ex Magazzini Generali una nuova formella in laterizio o altro materiale per indicare il livello della recente alluvione del 15 settembre 2022. Perché le pietre parlano e fra qualche decennio o fra qualche secolo saranno una testimonianza tangibile di quanto accaduto. Mi auguro che altri condividano questa mia proposta.
Giuseppe Santoni
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