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Comitato Difesa Ospedale su archivio vaccinale distrutto: “Come recuperare i dati?”

"Visto che struttura è stata allagata, Saltamartini e Storti possono dire ancora che le segnalazioni dai cittadini erano infondate?"

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Allagamenti a Senigallia al Dipartimento Prevenzione

Purtroppo i disastri ci sono anche per i servizi sanitari se non programmati in tempo.

Infatti con l’alluvione si è allagato il Distretto Vaccinazioni di via Po ed è andato distrutto tutto l’archivio vaccinale di Senigallia e dei Comuni dell’Hinterland.

70mila vaccinazioni non ci sono più perché l’archivio era ancora cartaceo, come 50 anni fa! Per esempio la vaccinazione del Tetano che viene registrata ancora a mano.

Ora tutto questo è andato perduto e nella struttura di Via Po non c’è più nessun riscontro.

Il Registro delle vaccinazioni e richiami per i  bambini e per gli  anziani over65 ai quali è consigliata la Vaccinazione anti-herpes zoster o Vaccinazione anti-pneumococco era negli archivi cartacei: ora come si recupereranno tutte quelle informazioni?

Perchè non è stato tutto informatizzato l’archivio?

Il cittadino Marco Santini il 10 marzo 2022, 6 mesi fa,  inviava a vari indirizzi, tra cui al Presidente Acquaroli, un vademecum turistico (titolo ironico!) dove scriveva: “Dopo 3 anni di Covid se avessi la necessità di eseguire una vaccinazione,magari per tuo figlio, l’ambulatorio si trova in uno scantinato.”

Abbiamo purtroppo dovuto constatare che è vero anche perché si sa che i locali sotto terra si allagano più facilmente (o è una novità?) e l’alluvione ha allagato lo scantinato.

Lo stesso cittadino il 20 Settembre alle ore 08:08, cinque giorni dopo il disastro,  con un’altra mail  segnalava al Comitato Cittadino, alle istituzioni sanitarie, comunali e regionali, a tutti i gruppi politici Regionali e alla procura della Repubblica quanto segue:

“Gentilissimi Signori/e, sono Marco Santini e in tempi non sospetti avevo scritto alcune criticità, tra cui la collocazione dell’ambulatorio vaccinale in uno scantinato.

Non bisogna essere degli scienziati, ingegneri, ma avere solo un po’ di buon senso per capire in anticipo quello che poi è accaduto. Purtroppo in caso di un evento meteorologico intenso si sarebbe allagato. Allora chiedo: visto che sapevate tutti, per il vostro non ascoltare i cittadini, chi paga? Porgo distinti saluti. Marco Santini”

Anche un esposto era stato fatto ai Carabinieri Nas di Ancona per la stato “deprecabile, misera antigenicae ubicata in uno scantinato con poca aereazione” il cui disagio, diceva il cittadino, era mitigato solo da “operatori molto competenti, disponibili e instancabili” dei cui tutti conosciamo il valore.

E che soluzioni avevano trovato Saltamartini, Assessore alla sanità, e la Storti, direttrice Asur e Area Vasta2? Solo quella di dire che la struttura rispettava i requisiti.

Oggi visto che è stata allagata possono dire ancora che le segnalazioni dai cittadini erano infondate?

Quante segnalazioni devono fare i cittadini per avere una soluzione? Ce lo dicano!

Adesso dopo il disastro Saltamartini  e la Storti avranno capito la necessità di avere una struttura vaccinale sicura e con le vaccinazioni informatizzate e non archiviate a mano come nel dopoguerra!!

E cosa rispondono al cittadino che chiede: chi paga i danni fatti??

Come sempre pagano i cittadini che però non hanno alcuna colpa nella perdita dell’archivio storico sanitario della loro vita.

da Comitato Cittadino Difesa Ospedale di Senigallia

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