Il ritrovamento di resti archeologici blocca gli interventi sulla curva della Penna
Gennaro Campanile: "L'amministrazione Olivetti è chiamata a trovare una soluzione"
Aspettiamo fiduciosi che la Giunta di destra che governa Senigallia dia lumi ai cittadini sullo stop dei lavori di riqualificazione della curva della Penna dove una grande rotatoria dovrebbe migliorare e di parecchio il più importante e frequentato incrocio che dà accesso al centro storico.
Durante gli scavi per la realizzazione degli appartamenti previsti dalla riqualificazione della zona sono venuti alla luce resti di tombe antiche e mura storiche che possono rappresentare una naturale espansione dei ritrovamenti di via Baroccio di due anni fa, ricollegandosi anche ai resti romani esplorabili ubicati sotto il teatro La Fenice.
Vista in prospettiva si tratta di una notizia positiva. La storia della nostra città viene fuori prepotentemente ogni volta che si va in profondità ed il sottosuolo è una miniera di ritrovamenti di grande importanza culturale. Anche questa volta si tratterebbe di “cose importanti” e la Soprintendenza ha bloccato i lavori per i necessari approfondimenti.
Se, come è più che possibile, i ritrovamenti saranno significativi, è probabile che occorrerà procedere ad un adattamento della progettazione immobiliare. Tutto questo comporterà tempi lunghi e l’allontanamento della rotatoria è nei fatti.
Dopo il lungo stop imposto da una controversia per la bonifica del terreno (mai del tutto convincente a causa dell’esiguo valore rispetto all’impegno economico/finanziario del complesso immobiliare bloccato) è ora la volta di un ritrovamento storico che arricchirà la città ma che impone una scelta diversa per la realizzazione della rotatoria.
Non è più accettabile infatti che un’opera pubblica di grande importanza dipenda dagli oneri di urbanizzazione.
Occorre perciò che la realizzazione della rotatoria sia svincolata dalla costruzione diretta degli appartamenti o con una anticipazione degli stessi (come avvenuto per Piazza Garibaldi) oppure modificando le priorità dell’utilizzo dei fondi disponibili che, grazie a diversi fattori tra cui il PNRR europeo, sono disponibili.
L’amministrazione Olivetti è chiamata a trovare una soluzione che faccia sintesi degli interessi della comunità e di alcuni privati. E’ il suo compito e tutti insieme vigileremo che avvenga.
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