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Abbattimento dei pini in viale Garibaldi, petizione e lettera aperta al sindaco Olivetti

Centosette cittadini di Senigallia: "Chiediamo di non abbattere i pini sani ma di inglobarli nel progetto di riqualificazione"

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Pini in viale Anita Garibaldi

Al Sindaco di Senigallia avv. Massimo Olivetti

Al Presidente del Consiglio comunale Massimo Bello

Egr. sig. Sindaco e sig. Presidente del Consiglio comunale,

allego alla presente una petizione, firmata da 107 cittadini residenti a Senigallia inclusa la sottoscritta, per chiedere un incontro riguardo il progetto dei lavori in viale Anita Garibaldi ed esprimere in particolare la contrarietà all’abbattimento indiscriminato di tutti i pini.

I pini, specie protetta, appartengono alla città, ai cittadini ai quali donano ossigeno e mantengono fresche case e vie, ospitano un ecosistema animale importante, offrono bellezza, in particolare in questo viale (definito tale in quanto alberato) e sono parte del nostro paesaggio da molti decenni. 

Molti cittadini, sia residenti in viale Anita Garibaldi che in altre parti della città, NON vogliono perdere questi notevoli benefici. Ovviamente tutti desiderano un manto stradale liscio e dei marciapiedi praticabili ma i pini non escludono i lavori di sistemazione, come è stato dimostrato in molte città italiane (Lignano Sabbiadoro, Riccione, Trieste, Cattolica…) ed anche francesi (Caen, Parigi…).  Alcune giunte comunali invece, compresa la precedente senigalliese, hanno voluto far credere che i pini e l’asfalto non possano convivere, trascurando la cura dei pini, per poi incolparli del disastroso manto stradale. Esistono numerosi esempi di città in cui l’asfalto viene adattato al pino e non viceversa, in cui si cerca di preservare tutto ciò che gli alberi ci possono offrire, partendo dall’idea che il verde nelle città è sempre più necessario (fatto ribadito anche nelle attuali campagne elettorali!).

Sappiamo benissimo che non è la stessa cosa essere riparati da chiome di alberi monumentali ottuagenari rispetto a quelle di arbusti giovani di origine orientale, che necessiterebbero comunque di innaffiature frequenti per non fare la fine di molti alberelli piantati, già secchi, a causa delle scarse piogge e dell’innalzamento delle temperature. Quanto costerebbe un sistema di innaffiamento per le nuove piante e quanta acqua occorrerebbe?  I pini attuali sopravvivono anche con questo clima, necessitano però di qualche attenzione. Perché non fare diventare Senigallia un esempio di comune “virtuoso” del verde (come Riccione) invece di eliminare alberi monumentali in una città in cui il clima è sempre più torrido?

Per tutti questi motivi

CHIEDIAMO 

al sig. Sindaco ed al Presidente del Consiglio comunale un incontro per discutere la questione, allo scopo di far eseguire una perizia seria e concertata dei pini rimasti (ora in viale Anita Garibaldi, poi degli altri pini della città), albero per albero con l’intenzione di salvarne il maggior numero possibile, perché i pini sono una ricchezza per la città e non una maledizione. Chiediamo di NON abbattere i pini sani ma di inglobarli nel progetto di riqualificazione (che sulla carta sembra più di “impoverimento” della zona) rinnovando certamente sottoservizi e asfalto, mantenendo però l’ombra e l’ossigeno dati dai pini già esistenti; possiamo apprendere come fare dai comuni di altre città. Gli abitanti del tratto del viale dove già sono stati eliminati i pini si aspettano degli alberi ombrosi, non degli arbusti che faranno ombra solo fra tanti anni: intanto sono costretti a procurarsi climatizzatori (con costi elevati di elettricità) e tendoni. Moltissimi cittadini dichiarano di evitare persino di percorrere quel tratto di via perché assolato e rovente, e rimpiangono la “fresca galleria” verde.

Il pino è parte della nostra cultura, della nostra gente, del nostro patrimonio, tanto da essere presente nello stemma della città di Senigallia, al centro, imponente, con la sua larga chioma inconfondibile, simbolo di forza e di immortalità. Certo, è impossibile immaginarsi una melia al suo posto! …ed è assurdo pensare di eliminarli dalla città. Non strappate le nostre radici!

Come diceva Franklin Roosevelt: “Un paese che distrugge il suo suolo distrugge sé stesso. Le foreste sono i polmoni della nostra terra: purificano l’aria e danno nuova forza alla nostra gente”. La nostra città non dispone di foreste ma di piccoli polmoni verdi che ci aiutano a respirare e mitigano il calore. Un solo pino adulto può fornire tutto l’ossigeno che una persona respira in un giorno; in questa via abbiamo già eliminato la quantità giornaliera di ossigeno necessaria a 67 persone, quindi chiediamo di FERMARE la strage di pini e degli alberi in genere e mettere al primo posto la salute dei cittadini.

In attesa di un sollecito riscontro alla presente, porgo i miei distinti saluti.

La promotrice della Petizione

Silvia Gervasi, cittadina di Senigallia

 

Petizione popolare in difesa del VERDE PUBBLICO, in particolare dei pini in viale Anita Garibaldi

Pini abbattuti in viale Anita GaribaldiI sottoscritti cittadini di Senigallia, fortemente contrari all’abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi ed in altre zone della città, decisi a difendere con ogni mezzo consentito gli alberi ancora rimasti ed a ottenere la ripiantumazione di alberi autoctoni e di caratteristiche (ombra e frescura) simili a quelli estirpati, considerato che:

• gli interventi di posa dei sottoservizi ed i lavori i manutenzione stradale possono essere eseguiti anche con la presenza dei pini, come agronomi ed esperti (Giovanni Morelli, Andrea Maroè…) hanno indicato in numerose altre città (Lignano Sabbiadoro, Riccione..) e come è già accaduto in piazza Toti anni fa nella stessa Senigallia;
• gli alberi esistenti sono fonte di ossigeno e la loro eliminazione può minare la salute dei cittadini;
• la legge 10 del 2013 prevede la tutela degli alberi nelle città al fine di diminuire le emissioni carboniche;
• i pini, piantati secondo il Piano Regolatore del ’33, sono parte integrante del paesaggio. Il quartiere è residenziale ed i pini ne sono una peculiare identità. L’ eliminazione di piante monumentali stravolge e rende irriconoscibile il quartiere, privandolo così di un’identità quasi centenaria;
• i pini offrono frescura e concorrono a contrastare gli effetti del surriscaldamento globale;
• proteggendo le abitazioni dal sole le fronde degli alberi contribuiscono a diminuire l’uso dei condizionatori, con conseguente risparmio energetico (nel tratto tra via Mercantini e via Capanna in seguito al recente abbattimento dei pini all’interno delle abitazioni si registra un aumento della temperatura di 3-5 gradi);
• le auto parcheggiate al sole si surriscaldano e possono provocare malori;
• l’abbattimento di alberi adulti va contro ogni direttiva europea rivolta invece alla conservazione ed all’amento della vegetazione anche nelle città per salvaguardare la salute dei cittadini;

Chiedono

al Sindaco Massimo Olivetti ed al Consiglio comunale di cessare l’abbattimento dei pini in viale Anita Garibaldi e di adottare un progetto di riqualificazione che utilizzi tecniche che permettano i lavori stradali e la messa in posa dei sottoservizi senza eliminare le piante esistenti. Inoltre chiedono, in sostituzione dei pini già abbattuti, la piantumazione dello stesso numero di alberi (o numero superiore) di tipo autoctono e che offrano la stessa ombra di cui un tratto della via è stata privata (ad es. platani).

Commenti
Ci sono 6 commenti
octagon 2022-09-10 11:59:18
Se vi lasciano i pini però, firmate un foglio che in caso facciano danni pagate di tasca propria e non con soldi della collettività
estar 2022-09-10 12:52:27
Voglio firmare anch’io! Non vi arrendete!
Nel quartiere della Cesanella hanno tagliato quasi metà degli alberi e le conseguenze hanno portato ad un significativo peggioramento per la vita di tutti giorni, gli al eri fornivano ombra alle auto in sosta, alle case, ora c’è solo asfalto e cemento arso dal sole! Riparavano dal rumore delle auto e convogliavano i fumi di scarico al centro della strada, ora più rumore e il puzzo dei gas di scarico ti entra in caso fino al secondo piano! Niente privacy, prima potevi almeno genere le finestre aperte mentre ora ti trovi il vicino che anche non volendo ha una bella panoramica della tua camera ma tanto la finestra la devi tenere chiusa anche i e state perché ti intossichi e con quei maledetti schooter truccati sembra che ti passi una corsa di moto in salotto.
Questo è l’effetto che avete causato cari politici e non mi venite a dire che gli alberi rovinano la strada, abbiamo strade vecchie di 50 anni! E in tutte le altre città ci sono viali alberati quindi non scaricate le vostre incompetenze!
favi umberto 2022-09-11 08:15:37
Cari cittadini sottoscrittori della petizione, la riqualificazione delle via è una conquista costata anni di lavoro ed impegno. Ora ci siamo. Se volete sono pronto a raccogliere altre 214 firme contrarie alla vostra. Non so se vi rendete conto di quello che dite, ma mi chiedo se siete mai passati lungo la via per rendervi conto dei danni provocati dalle radici? lasciando quelli sani tra un anno siamo daccapo e si dovrà ricominciare spendendo il triplo. Siete mai passati lungo il marciapiede
davanti alla scuola Leopardi in Via Marche? lì i bambini inciampano ogni giorno sulle pietre della pavimentazione sconnesse. Dedicarvi ad iniziative più utili!
minou 2022-09-11 13:51:01
Caro concittadino, forse non hai letto con attenzione il testo. Nessuno vuole strade e marciapiedi sconnesse come sono ora. Esistono metodi per non fare salire le radici adottati da tanti comuni. Consiglio un salto a Riccione e vedrai taaaanti pini ma nessuna gobba. Allora :ci stai ad avetr srade e marciapiedi lisci però ombreggiati e ossigenati ?? (A minor costo, tra laltro)
affare fatto ?
leobad
leobad 2022-09-11 14:24:28
Umberto Favi, Sì, ce ne rendiamo conto. Perché i primi firmatari abitano in Viale Anita Garibaldi; e e perché quasi tutti i cittadini ci saranno passati in auto, in bici o a piedi o anche in carrozzella; dunque ci rendiamo conto perfettamente delle difficoltà del rapporto fra l'albero e l'asfalto. Si dà il caso, però, che esistano soluzioni che consentono di migliorare il fondo stradale senza abbattere quei pini.In quanto a me, abito in via Marche, vicino a un pino e davanti alla scuola Leopardi, quindi conosco bene il luogo che Lei descrive come pericoloso per i bambini; devo però correggerla sul fatto che i bambini inciampano: non sulle pietre ma sui mattoncini sconnessi della pavimentazione:; non del marciapiede, ma della pista ciclabile, dove non dovrebbero stare. Il marciapiede della scuola, invece, non è sconnesso ed è anche curato. Questo per un puntiglio di precisione circa le cose che si vedono. Ma poi ci sono cose che non si vedono. Una di queste è l'aria; I bambini che Lei vede inciampare a causa delle radici sconnesse per colpa degli alberi, sono però più fortunati di quelli che non inciampano a causa dell'assenza degli alberi o del loro abbattimento. Respirano meglio. Non so se Lei è al corrente, ma i bambini sanno che il mondo intero è minacciato da una crisi dovuta all'aumento della CO2 nell'atmosfera. Si potrebbe obiettare che non gli alberi, ma i pini sono causa delle sconnessioni stradali. Certo, possono essere sostituiti. Purtroppo però non è più tempo: quanto tempo impiegherebbe un albero sostituto prima di produrre lo stesso ossigeno ( e tutte quelle funzioni di mitigazione descritte così bene qui sopra da Estar) che oggi producono quei famigerati pini? Bastano vent'anni? Col pericolo poi che le ricorrenti siccità non lo facciano neanche crescere? E' tardi, amico mio, perché ormai la CO2 è arrivata a 420 e passa ppm (parti per milione) quando duecento anni fa in atmosfera era poco più di 200: quando arriverà a 500 non potremo più respirare. Non so se quest'estate ha potuto notare i pesci boccheggiare a pelo d'acqua; fra poco
quella sorte toccherà a ciascuno di noi....Altro che l'asfalto sconnesso di via Anita Garibaldi!
octagon 2022-09-12 19:41:20
Si, infatti stanno tagliando i pini da Ravenna, Bellaria e pure a Riccione, basta una piccola ricerca su google, @ leobad https://goo.gl/maps/kvk9NCEMRDmKhHcFA infatti sono tutte perfette proprio davanti all'entrata, poi i bambini con le mamme non devono passare sulla ciclabile, come fosse facile gestire il traffico davanti alle scuole, i genitori porterebbero i figli dentro l'aula con l'auto, quello bisogna combattere, il troppo traffico scolare, io sono andato sempre a piedi a scuola e d'inverno i calzoni lunghi li ho iniziati a mettere in prima media!
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