Gennaro Campanile interviene sulle liste d’attesa dell’ospedale di Senigallia
"Ci sono voluti due anni per capire che il Sindaco nulla può per risolvere questi problemi"
L’eccellenza (a pagamento) all’Ospedale di Senigallia (€ 250,00 per una colonscopia € 250,00 per una gastroscopia ).
Se un cittadino si reca al CUP per prenotare una eco o un follow up oncologico (per fare solo un esempio perché l’elenco è lungo) la data potrebbe essere quella del 2023 o forse anche del 2024.
Prima si programmava anche ad un anno ma ora le liste di attesa si sono miracolosamente ridotte per colonscopie o gastroscopia nel senso che sono chiuse al 31 dicembre.
Che problema c’è? Un cittadino ne ha bisogno a maggio 2023. Ebbene, se quel cittadino si presenta al CUP si sente dire che deve ritornare perché la lista di prenotazione è chiusa al 31 dicembre, è piena e non si possono prendere appuntamenti (forniti di regolare ricetta elettronica bianca) per il 2023. Quando ritornare? Non si sa, occorre provare, dopo una settimana o un mese, non si sa. Ma se si vuole fare a pagamento? Ah, non c’è problema se si hanno 500€ per i due esami citati! La lista si apre miracolosamente.
Ma che sta succedendo? Le liste di attesa per tantissimi esami sono aperte per il 2023 e non per il reparto fiore all’occhiello dell’Ospedale di Senigallia? E’ questo che non si capisce se non è spiegato, che un normale cittadino che non è addentro ai meandri della sanità non capisce. Che ci siano posti lasciati liberi per le urgenze è naturale ed ovvio, che ci siano anche le visite a pagamento (a proposito, l’orario dovrebbe essere diverso da quello normale, non vi pare?) per le non-urgenze ci sta, che ci siano code da smaltire è comprensibile ma che un cittadino non possa neanche prenotare una visita richiesta dal medico curante/specialista a distanza di mesi od anni è veramente inconcepibile. Eppure il personale è eccellente, il primario altrettanto, i macchinari adeguati. Non si può neanche dire che sia un problema di computer…
Ci sono voluti due anni per capire che il Sindaco nulla può per risolvere questi problemi (in campagna elettorale era tutta un’altra solfa) ma siccome vigila sul territorio è ora che prenda il telefono e chieda spiegazioni a chi ha deciso questa scempiaggine. Se non ha il numero può sempre chiederlo a qualche Comitato.
La situazione attuale invita alla malizia, non è giusto ma è più che umano. Per questo occorre fugare ogni sospetto e dire pubblicamente perché avviene e magari citare qualche numero (esami effettuati in SSN, a pagamento, in urgenza, programmati, destinati a senigalliesi). Ma soprattutto occorre impegnarsi a togliere il blocco che, è bene ricordarlo, è una nefandezza che colpisce i più deboli economicamente (= anziani).
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