Oltre 72mila euro raccolte da Caritas Senigallia per i profughi ucraini
Ecco come sono state spese e come si stanno ancora utilizzando le tante donazioni arrivate sulla piattaforma "Ridiamo Dignità"
Una guerra logorante si sta combattendo ancora, dopo cinque mesi dall’invasione russa dei territori dell’Ucraina. Siamo intervenuti subito, in coordinamento con Caritas italiana, per studiare come dare un aiuto efficace alla popolazione civile, in particolare a coloro che sono fuggiti dal proprio Paese bombardato e hanno chiesto protezione.
L’aiuto dei nostri donatori sulla piattaforma www.ridiamodignita.it è stato fondamentale per costruire progetti duraturi e funzionanti, di accoglienza e di cura, per questo non smetteremo di ringraziarli.
Come abbiamo utilizzato e stiamo utilizzando ancora le tante donazioni, che ammontano a più di 72.000 euro?
10.000€ sono stati spesi in buoni pasto da usare in una catena di supermercati molto presente nel territorio, consegnati in buoni da 50€ alle famiglie ucraine, per lo più mamme con figli, ospitate presso familiari, amici o singoli marchigiani che hanno dato la propria disponibilità all’accoglienza. Si tratta di circa 90-100 famiglie ucraine che non sono quindi inserite nei sistemi strutturati di accoglienza.
7.000€ sono dedicati ai minori ucraini, i quali si sono trovati catapultati in una realtà assolutamente nuova, spesso traumatizzati dall’esperienza della guerra e talvolta orfani delle figure maschili di riferimento. Alcuni di loro sono stati iscritti ai centri estivi che la città propone, sportivi ed educativi, con servizio di trasporto annesso, anche con lo scopo di favorire la fondamentale relazione con bambini e bambine coetanei. Avvicinandosi poi l’inizio del nuovo anno scolastico stiamo procedendo all’iscrizione dei minori (scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado) che sicuramente saranno costretti a restare in Italia, all’acquisto del materiale scolastico e dei libri di testi. Questi minori per ora sono circa 25 ma chiaramente non possiamo prevedere se entro settembre altri minori dovranno restare da noi.
21.500€ sono stati investiti nell’allestimento della principale struttura di accoglienza della città, che attualmente ospita 46-48 ucraini. Si tratta di un ex albergo riconvertito in luogo di ospitalità a norma, diventato un CAS (Centro di accoglienza straordinaria) della Prefettura di Ancona e gestito da Caritas Senigallia, con camere singole e servizio ristorazione. Il lavoro di preparazione della struttura è stato lungo e impegnativo, ma grazie alla forza di tanti volontari non ci siamo persi d’animo. Oggi, come ogni CAS, la struttura si mantiene principalmente grazie ai contributi statali per persona e al grandissimo impegno dei volontari in cucina. L’altro CAS del territorio non ha avuto necessità di spese di adeguamento all’accoglienza: è situato ad Alberici di Montemarciano e ospita 18 ucraini.
20.000€ sono serviti in egual modo per predisporre una struttura gemella di accoglienza per gli ucraini a Loreto. Qui non un ex albergo ma uno stabile delle suore Orsoline di cinque piani: in un piano vivono tuttora le suore, due piani sono stati adibiti e riconvertiti a struttura di accoglienza, mentre un terzo per le attività quotidiane. Grazie al lavoro di Aoupi (Associazione ospedale umanitario pediatrico internazionale) gli accolti sono 48-49.
I restanti 18.400€ verranno spesi a breve, perché questi mesi saranno fondamentali per capire il futuro dei numerosi profughi accolti. Alcuni ucraini stanno tornando nel proprio Paese e avranno bisogno di un aiuto economico per ricostruire la propria casa ma anche edifici, scuole, ospedali, servizi di prima necessità. Grazie alla forte rete di Caritas italiana e dell’Est Europa avremo dettagliate informazioni sui reali bisogni nelle zone colpite dalla guerra.
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