“Per la rotatoria della curva della Penna a Senigallia finalmente ci siamo”
Gennaro Campanile dà uno sguardo generale alla viabilità del territorio: "All'appello mancano altre rotatorie importanti"
Sembra (l’espressione ipotetica è d’obbligo visti i numerosissimi falsi annunci precedenti) che finalmente siano ripresi i lavori per la rotatoria della curva della Penna della quale Amo Senigallia si è interessata nei mesi scorsi sollecitando il Comune ad imporre l’avvio dei lavori anche in assenza dell’inizio della parte immobiliare.
L’Amministrazione ha posizionato anche una rotatoria provvisoria all’incrocio tra la Strada della Marina e la Statale. Il pericolo dell’innesto a nord sarà fortemente ridotto e questo è un bene ma la dimensione della rotatoria è troppo piccola per essere una rotatoria che si rispetti. E a realizzarla come si deve non ci sarebbe neanche il disagio di toccare interessi di certi cittadini (come sarebbe avvenuto se la rotatoria fosse stata preferita al T-RED mangiasoldi in via Cilea) nell’eseguire espropri di qualche decina di metri quadrati.
Con lo sguardo sulla viabilità del futuro dovrebbe essere potenziata invece via Fiorini che rappresenta la vera continuazione della complanare. Certo, all’incrocio con la strada provinciale c’è un ponticino (ponte delle Cone) inadatto per sorreggere i tir ma non stiamo parlando del ponte di Brooklyn. Un conto è far transitare il traffico pesante nel tratto del Cesano che si affaccia alla statale ed un conto è farlo passare per via Fiorini liberando così la frazione di un traffico inutile e molto rumoroso.
All’appello manca la rotatoria che permette l’uscita della Complanare in via Capanna. A suo tempo l’ostinazione dei residenti impedì di farla ed oggi sono proprio loro a richiederla viste le conseguenza di quella mancata realizzazione.
Altre due rotatorie sono di fondamentale importanza: a Borgo Ribeca e a Borgo Bicchia. La prima all’incrocio tra Corinaldese ed uscita del cimitero, una intersezione in piena curva, pericolosissima. La seconda all’incrocio tra l’Arceviese e l’imboccatura della zona artigianale (caip) che vanta numerosi insediamenti ricchi di personale (e di auto). C’è anche l’incrocio tra Arceviese e Corinaldese che completerebbe il quadro nella zona urbana maggiormente popolata. Invitiamo l’Amministrazione a recepire il suggerimento che ci proviene da numerosi cittadini mettendo in programma le soluzioni proposte, proposte che se anche richiedono sforzi si pongono però il progetto della città futura.
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