“Arretramento ferrovia occasione unica, Acquaroli cosa fa?”
"Marotta-Senigallia-Montemarciano, spostare i binari all'interno"
L’arretramento della ferrovia adriatica potrebbe rappresentare un’opportunità unica per tutte le Marche, sia in chiave turistica sia per quanto riguarda il potenziamento della rete logistica legata ai trasporti, dotando la nostra regione di un’infrastruttura più moderna e funzionale.
Purtroppo il condizionale è d’obbligo, perché in questo momento è davvero difficile capire cosa passi nella testa del presidente Acquaroli. Da mesi chiediamo che su questo tema la Regione Marche prenda un’iniziativa adeguata, facendosi carico, come del resto prevede la sua mission istituzionale, di promuovere e coordinare il confronto con i territori, valorizzare l’attività messa in campo da tanti Comuni e lavorare per un progetto complessivo che guardi all’intera tratta marchigiana. Invece siamo costretti a sorbirci proprio dal presidente l’ennesimo piagnisteo nei confronti del governo e le insensate critiche alle uniche Amministrazioni che fino a ora sono riuscite a sviluppare progetti e ad attrarre investimenti”.
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
“La verità – attacca Mangialardi – è che Comuni come Ancona e Pesaro, ma non solo, si muovono da tempo sulla base di una visione chiara. La giunta regionale, invece, è rimasta al palo, prigioniera delle proprie contraddizioni e del proprio vuoto di idee, ma soprattutto terrorizzata dal “fare” di quelle Amministrazioni che, di fronte allo stallo creato da Acquaroli, hanno iniziato a muoversi autonomamente. Questo atteggiamento non è solo sbagliato, ma rischia di essere gravemente dannoso. Personalmente ritengo che la giunta regionale debba sostenere con forza i progetti che risultano già finanziati, compreso l’arretramento del tratto Fano-Falconara e il Waterfront con il raddoppio della Flaminia e l’uscita a nord dal porto di Ancona, intervento ormai giunto quasi alla fase esecutiva. Ma altrettanto fondamentale è cominciare a programmare subito anche un nuovo tracciato, a partire dallo spostamento verso l’interno dei binari della linea Marotta-Senigallia-Montemarciano”.
“È certamente un obiettivo alla portata delle Marche – conclude Mangialardi – considerato che la nostra regione è inserita nella Ten-T europea, che prevede ulteriori investimenti. Che la giunta Acquaroli sia capace di conseguirlo, invece, mi sembra un dubbio più che legittimo, giustificato dal modo in cui la Regione Marche si è relazionata in questi ultimi mesi nel confronto con il governo e le amministrazioni locali. Deve però essere chiaro a tutti che perdere questa occasione, ora che le risorse ci sono davvero, avrebbe un unico drammatico epilogo: condannare lo sviluppo turistico della costa marchigiana e marginalizzare in modo forse irreversibile la ferrovia adriatica”.
Da
Maurizio Mangialardi
Egr. ex Sindaco, lasci perdere il tema ferrovia che non è il Suo campo.
Lei crede che spostando due binari a monte si risolvono i problemi ? E' falso e Le spiego il perchè. Innanzi tutto il traffico ferroviario si divide in merci e passeggeri.
Se spostiamo i binari al posto della terza corsia dell'A14 da Taranto fino a Milano sud faremmo un ottimo servizio agli autotrasportatori, facendoli risparmiare gasolio e stanchezza. In altre parole con le autostrade viaggianti come usano in Svizzera ed Austria, meno traffico e meno inquinamento Inoltre il treno cammina con qualsiasi condizione metereologica.
Lei crede sempre con questi due binari a monte di risolvere il traffico passeggeri sia metropolitano e con l'alta velocita ? Nel caso di Senigallia chi vuole prendere il treno va alle Bettolelle o peggio alle Casine di Ostra ? l'unica soluzione è il mio progetto di Metropolitana Adriatica sotto la statale 16 a 30 metri di profondità Costo 157 milioni al chilometro, più o meno delle nuove gallerie del Gottardo o del Brennero lunghe 54 chilometri. Saranno dotate di 4 binari cui due centrali per l'Av e i laterali per il traffico locale. Per tornare in superfice i viaggiatori useranno percorsi a spirale utili anche per i diversamente abili. Il primo tratto da Pesaro ad Ancona dove prima della stazione centrale torneranno in superfice. A Marina di Montemarciano il tratto si dividerà in due tronconi, uno verso l'aeroporto e l'altro verso Falconara. Infine per quando riguarda l'ultimo miglio che ci costa ben 186 milioni di euro tanto cara alla Sindaco di Ancona Mancinelli, non serve a nulla perchè il traffico dei tir da e per il porto, viaggieranno dalla stazione di Ancona, lato Mandracchiio sui carri ferroviari. Questo significa che dopo aver espletato le operazioni doganali, tutti i tir in partenza dal porto e viceversa saranno indirizzati verso l'interporto di Jesi. Ovviamente lo stesso discorso vale per percorso inverso. Se poi il progetto di creare una linea a destra a fianco dell'autostrada verso nord o sud, questi tir non li vedremo più ne in via Conca a Torrette e nemmeno sulla variante della statale. Ecco perchè sono soldi buttati al vento. I 4 minuti di risparmio del Sindaco Ricci di Pesaro suonano come una barzelletta.
Leonardo Maria Conti
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!