Dario Romano: “Il Comune fa cassa sulla pelle dei senigalliesi e dei turisti”
Nel mirino le oltre 1.200 multe elevate negli ultimi due mesi dai T-red installati in viale IV Novembre e via Sanzio
Lo avevamo denunciato politicamente in ogni modo, avevamo presentato emendamenti, interrogazioni, ma niente. Il Comune è andato avanti imperterrito, sbandierando motivi di presunta “sicurezza” dietro alle scelte. La realtà è ben diversa. Con un mio accesso agli atti, ho avuto modo di scoprire come in appena 2 mesi (dal 18.04 al 20.06) siano state elevate ben 1.203 (!) multe, di cui 1.183 dal t-red di Viale IV Novembre e 20 da quello in Via Sanzio (che però è attivo dal 20.06, quindi in un solo giorno). Un numero impressionante.
La richiesta dati però è andata più a fondo, perché abbiamo potuto scoprire come più di 500 multe siano state inviate a cittadini proprietari di veicoli con sede a Senigallia. L’importo complessivo delle multe per loro, comprese le spese di notifica, è di circa € 70.000. I senigalliesi, quindi, attraverso una vera e propria tassa occulta, contribuiranno ulteriormente al bilancio comunale. Ora è attivo il t-red anche in Via Sanzio e ci aspettiamo una vera e propria “strage” nei prossimi mesi. Se il trend continuerà, i senigalliesi rischieranno di vedere recapitate loro multe per mezzo milione di euro in un anno. Per non parlare di un altro mezzo milione o forse più inviato a turisti e pendolari. Una cifra abnorme.
Come opposizione ci siamo mossi in ogni modo per evitare questo “prelievo forzoso” dalle tasche dei senigalliesi e dei turisti: abbiamo presentato un emendamento per fare una rotatoria tra Via Zanella, via Sanzio e via Cilea, ma è stato bocciato dalla maggioranza nonostante il parere tecnico favorevole. Da lì si capisce l’intenzione politica, che non è quella della sicurezza ma invece di spremere i senigalliesi con ulteriori balzelli nascosti.
Abbiamo anche presentato, attraverso la consigliera Bomprezzi, una dettagliata interrogazione ma l’assessore Regine si è nascosto dietro alla forma per non fornire una risposta. La risposta, però, ce la forniscono i dati. Con una tendenza simile, si potrebbero superare agevolmente le 10.000 multe all’anno, un numero assurdo e sproporzionato per qualsiasi tipo di infrazione del codice della strada. Una vera e propria follia amministrativa fatta solo per fare cassa e che aprirà la strada a decine e decine di ricorsi e contenziosi con tutto ciò che ne consegue.
Non c’è che dire, una grande rivoluzione quella di Olivetti and company: la rivoluzione delle tasse. Tari, tariffe sportive, aumento degli orari dei parcheggi sul lungomare e ora multe come se piovessero.
Il funzionamento del T-Red da omologazione,invito tutti a leggerlo dai siti competenti,sanziona le auto che attraversano la striscia segnaletica orizzontale con luce semaforica rossa.
Se ciò non accade è palese che questa amministrazione ha voluto questo impianto solo per fare cassa e non come deterrente,sapete perché? Perché se volevano un deterrente bastava installare un countdown semaforico per capire tra quando arriva il segnale rosso ed arancione,presente in molte città amministrate da chi ne sa l'esistenza per non dire altro.
Faccio presente che in viale IV Novembre,spesso e volentieri il weekend c'è traffico e chi svolta verso il centro quando proviene da via Giordano Bruno,deve dare precedenza ai pedoni che hanno luce semaforica verde anche loro,il che può accadere di star fermi all'interno dell'incrocio sia con luce gialla e rossa.
Parliamoci chiaro,chi passa col rosso deve essere sanzionato,ma passare col rosso significa attraversare la striscia orizzontale di stazionamento,come dice l'articolo 41 del CDS ,comma 10 e 11 ed altri.
Chiedo che l'amministrazione comunale riveda la taratura del T-Red,oppure che gli cambi il nome in T-Orange,almeno non ci saranno equivoci.
Attendetevi piogge di ricorsi signori e finitela di giustificarvi con la pericolosità di quel tratto di strada,perche se è per questo,ci vuole una bella lista su luoghi in città e frazioni dove esistono pericoli ben maggiori.
Semaforo arancione
E’ l’articolo 41 del Codice della strada a disciplinare questa particolare situazione della viabilità. Ecco cosa dice: “Durante il periodo di accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto, a meno che vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso essi devono sgombrare sollecitamente l’area di intersezione con opportuna prudenza”.
Per cui, se scatta la luce giallo-arancione, tutti gli automobilisti e i motociclisti hanno l’obbligo di fermarsi non superando la linea di arresto indicata sull’asfalto. In mancanza, va comunque evitato il superamento dell’impianto semaforico. Lo spirito della norma è quello di dissuadere comportamenti pericolosi. Attraversare un incrocio dopo che l’arancione è già scattato significa esporsi al rischio di sinistri per effetto dell’imminente arrivo dei veicoli sulle altre arterie regolate da semaforo. Ci sono pochi secondi dal giallo per noi al verde per chi percorre le altre viabilità.
Senza contare il rischio che la vettura abbia un problema meccanico proprio in corrispondenza dell’incrocio. Per questo la norma è perentoria e fa coincidere la violazione con la stessa accensione del colore giallo-arancione. E’ inutile dunque, come purtroppo accade spesso, accelerare improvvisamente al comparire del giallo per evitare il rosso. Per la legge l’attraversamento di un incrocio con uno dei due colori è egualmente sanzionato. Attenzione però: c’è una deroga, l’unica possibile, al rigido dettato normativo: passare con l’arancione è ammesso (di fatto) quando l’automobile si trova già in prossimità del semaforo allo spegnimento del verde.
In tal caso infatti i rischi per la sicurezza creati da una frenata brusca sarebbero superiori a quelli provocati dal passaggio con il giallo-arancione. La sanzione arriva quando il conducente ha superato l’incrocio dopo almeno tre secondi dal passaggio dal verde al giallo, lasso di tempo che la legge considera sufficiente per reagire in maniera tempestiva e rallentare in prossimità dell’incrocio. Sanzione, va ricordato, che cambia a seconda della fascia oraria: dalle 7 alle 22 la multa ha un importo inferiore che non tra le 22.01 e le 6.59.
Basta fermarsi, ma tutti noi vogliamo essere i padroni della strada e fare come ci pare, poi ci lamentiamo…..
Siamo tutti d'accordo sulla teoria, ma sulla pratica...
1) chi mi assicura che la taratura dell'impianto è stata fatta a norma?
2)quante volte è successo che le tarature erano irregolari?
3) quante volte i controllati erano gli stessi controllori? (della serie se la cantano e se la suonano)
4) basta con l'ignobile procedura in cui se il cittadino fa ricorso deve sputare sangue e denaro e la PA se ne frega, e, quando sbaglia lei, fa spallucce e non paga mai.
Voglio proprio vedere se ciò accadrà pure nelle nostra città.
Quando ti fanno una multa da centinaia di euro (da 167 a 222) più la decurtazione dei punti, allora non è più un discorso sul pane che pesa di più o qualche millilitro in meno di benzina. Sono sicuro che capirai la differenza
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!