“Ma l’evento RDS quanto è costato ai senigalliesi?”
Pagani (Vola Senigallia): "Né dal contratto stipulato dal Comune di Senigallia con RDS né dalla determina risulta in dettaglio il costo"
Sono trascorse ormai circa due settimane dall’evento RDS a Senigallia e qualche considerazione forse è lecito cominciare a farla.
Era stato annunciato come il grande evento che avrebbe sostituito lo storico CaterRaduno, portando un weekend ricco di appuntamenti, musica e divertimento. Insomma un’alternativa che avrebbe garantito addirittura una maggiore promozione turistica.
In realtà si è trattato di una tre giorni di trasmissioni in diretta, da Piazzale della Libertà, senza però alcun coinvolgimento e partecipazione attiva da parte dei turisti e dei cittadini. E la chiusura di domenica 19 giugno con il Set Live di Irama in Piazza Garibaldi è durata solo 28 minuti. Di sicuro per una comparsata e non per un vero e proprio concerto non ci saranno state folle oceaniche provenienti da tutta Italia ma più probabilmente i vantati 5.000 spettatori saranno stati senigalliesi e provenienti dalle cittadine vicine. Sorvolo sulla poca pubblicità fatta dall’emittente radiofonica a Senigallia (a meno di una settimana dall’inizio della tre giorni di musica e dirette radiofoniche targata Rds, Senigallia non era nominata poi tanto spesso). Una cosa è certa che né dal contratto stipulato dal Comune di Senigallia con RDS né dalla determina risulta in dettaglio il costo e il numero di passaggi spot che dovevano essere trasmessi in radio per promuovere l’evento.
Sempre verificando con attenzione le determine di spesa di questo “grande evento” risulta sostenuta dal Comune di Senigallia una spesa complessiva di 116.570,00 Euro (esclusa la Siae). A questo punto ci chiediamo, visto che l’Amministrazione ha speso una tale ingente cifra, perché invece di questo evento spot non è stata opzionata una tappa di RDS Summer Festival, ricca di concerti live, come invece hanno fatto alcuni nostri competitor? Questa scelta avrebbe sicuramente dato più visibilità alla nostra città. Penso in particolare a Gabicce Mare e San Benedetto del Tronto e mi piacerebbe sapere quanto questi hanno investito per entrare nel calendario di RDS Summer Festival.
Oppure queste somme avrebbero potuto essere utilizzate in maniera più oculata, magari evitando di aumentare le tariffe dello sport o prolungare il pagamento dei parcheggi fino a mezzanotte? Oppure evitando di togliere la gestione dei parcheggi alle cooperative sociali allo scopo di fare cassa?
Stefania Pagani
Vola Senigallia
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