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In corso il festival CulturaIdentità: “Ma è questo il volto che vogliamo per Senigallia?”

Vola Senigallia: "Nel manifesto parole che non possono lasciarci indifferenti nè passare inosservate". Critiche per alcuni ospiti

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A Senigallia, il V festival Cultura Identità

La nostra città da ieri, 24 giugno, ospita il 5° festival CulturaIdentità.

Un festival che fa riferimento ad un gruppo che, si legge, si occupa di aggregare sul territorio, associazioni culturali e fondazioni che intendono sostituirsi allo Stato nella difesa e nel rilancio del patrimonio artistico culturale e identitario italiano. La parte più interessante è il loro manifesto. Un manifesto che si articola in 10 punti che vi invitiamo a leggere con attenzione. 10 punti apparentemente inattaccabili. Liberare la cultura e detassarla, educare le nuove generazioni alla bellezza, sostenere e armonizzare il patrimonio culturale. Poi iniziano le parole ambigue… italianizzare, sovranizzare, integrare, riordinare e difendere.

“Patria.
Sovranità di tutti i popoli.
Consentiamo l’inserimento di chi vive una disabilità.
Ricominciamo dall’ordine naturale delle cose, rifiutiamo il finto umanitarismo livellatore, eterofobico.
Difendiamo la persona, la famiglia dal suo inviolabile domicilio, rivendicando con forza la legittima difesa”.

Sono parole che non possono lasciarci indifferenti. Che non possono passare inosservate.
Può esistere un popolo sovranista? Un popolo che si ritiene superiore in modo assoluto? Che vuol dire consentire l’inserimento della disabilità? L’inserimento del disabile da quando sarebbe una concessione? E chi definisce l’ordine naturale delle cose? Come si armonizzano concetti come consentire l’inserimento dei disabili con l’eterofobia? E chi definisce il confine tra violenza e legittima difesa?

Qualche parola vogliamo spenderla anche sugli ospiti.
Oltre allo schieramento politico più o meno palese, che li colloca tutti nel centro destra, spiccano tra gli ospiti Marcello Veneziani e Luca Palamara.

Il primo, impegnato spesso a difendere Mussolini e le sue idee, il secondo, espulso dall’associazione nazionale magistrati, radiato dalla magistratura e ancora in attesa di giudizio per i reati di corruzione in atti giudiziari e non solo.

Una manifestazione patrocinata dal Comune. Patrocinata dal Sindaco e dalla sua giunta.
Qui in gioco non c’è uno scontro tra il comunismo marxista o il fascismo mussoliniano.
Qui in gioco non c’è uno scontro tra la libertà di pensiero o qualsivoglia pensiero unico.
Qui in gioco c’è il volto della nostra città.

Una città che ha sempre creduto nella multiculturalità, che necessariamente accantona il concetto di sovranismo per fare spazio a quello del rispetto della unicità e della alterità, una città dove la disabilità è inserita per diritto e non per concessione, una città tra le prime ad istituire il registro per il testamento biologico, una città con un welfare di comunità invidiabile.

La storia passata, la storia contemporanea, basti guardare la recente scelta della corte suprema americana, ci insegna che il rispetto dell’unicità e dell’alterità dell’individuo, non vanno mai date per assodate, ma piuttosto sempre difese.
E voi, cittadini di Senigallia, quale volto desiderate per la nostra città?
In quale città volete far crescere i vostri figli?

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Vola Senigallia

Commenti
Ci sono 2 commenti
octagon 2022-06-26 10:58:06
I destrosi che vogliono conquistare il titolo della capitale della cultura a Pesaro :-)) Si inizia così poi si arriva a dipingere i cavalli di verde cit. La vita è bella E. Benigni, il passo è molto breve. Comunque schifo totale
octagon 2022-06-26 10:59:38
*R. Benigni
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