Accordo saltato per il Pronto soccorso di Senigallia, Mangialardi: “Siamo alla farsa”
"Abbiamo denunciato per mesi il rischio che Senigallia giungesse alla stagione estiva impreparata a soddisfare i servizi sanitari"
“Spiace davvero assistere alla trasformazione dei problemi della sanità senigalliese, che nessuno ha mai negato, in una vera e propria farsa. Spiace e preoccupa, perché in gioco c’è la salute e, in alcuni casi, perfino la vita delle persone.
L’ennesimo rumoroso fallimento confezionato dal tandem Acquaroli-Olivetti, ovvero la mancata conclusione dell’accordo con una delle due cooperative per la copertura del servizio di Pronto soccorso durante i mesi estivi, è la più limpida manifestazione del dilettantismo imperante sia all’interno nella giunta regionale che di quella comunale. Abbiamo denunciato per mesi il rischio che Senigallia, replicando quanto già avvenuto lo scorso anno, giungesse alla stagione estiva impreparata a soddisfare i servizi sanitari per migliaia di cittadini e turisti, compresi quelli essenziali. L’amarissima situazione venutasi a creare al Pronto soccorso ne è la tragica conferma. E purtroppo rischia di non finire qui, a causa di altri reparti in grave sofferenza”.
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
“La giunta Acquaroli – attacca Mangialardi – non è stata capace neanche di concludere un accordo temporaneo, tra l’altro molto discutibile, per affidare un servizio fondamentale come il Pronto soccorso ai privati. I paladini della sanità pubblica, ovviamente solo a parole, avevano messo a disposizione un bando di ben 633 mila euro per l’esternalizzazione dell’assistenza medica. Una cifra peraltro imbarazzante per cooperative di medici pensionati e non specializzati in emergenza-urgenza ed equivalente, secondo stime attendibili, a quella necessaria per l’assunzione di 10 specialisti a tempo indeterminato. Ebbene, neppure così sono riusciti a dare una risposta ai cittadini, le cui sorti restano esclusivamente in capo all’encomiabile abnegazione di medici, infermieri e personale sanitario“.
“Ancora una volta – aggiunge il consigliere del Pd – si deve constatare il totale tradimento delle promesse demagogiche fatte in campagna elettorale dalla destra, sia in Regione che a Senigallia. E non è certo un caso se oggi a finire nel mirino del Comitato cittadino, autentica macchina di propaganda dell’Amministrazione comunale, sia l’assessore Saltamartini, colui che pensava insieme ai suoi alleati di risolvere i problemi battendo i pugni sul tavolo. Lo stesso Comitato, però, non solo dimentica di aver fortemente sostenuto la coalizione di Acquaroli alle elezioni del 2020, ma tenta disperatamente di salvare il suo ex presidente, l’attuale sindaco di Senigallia, dalle pur pesanti responsabilità che lo hanno visto condividere l’intero percorso politico-amministrativo fin qui svolto dalla giunta regionale e dallo stesso Saltamartini. Il vergognoso e scomposto attacco portato dal Comitato ai partiti di minoranza presenti in consiglio comunale dimostra come tale organizzazione sia ormai allo sbando, preda delle proprie contraddizioni: non potendo più prendersela con ‘quelli che c’erano prima’, tentano di offrire una sponda a Olivetti per tirarsi fuori dal pasticcio che ha largamente contribuito a creare ponendosi a rimorchio di Acquaroli. Una sponda, purtroppo per loro e per l’attuale sindaco, estremamente fragile”.
“Da ultimo – conclude Mangialardi – non mi stupirei se nei prossimi giorni, al fine di distogliere l’attenzione pubblica dai problemi immediati e concreti, a Senigallia arrivasse l’assessore all’Edilizia Baldelli ad annunciare per l’ennesima volta lo stanziamento dei fondi per la ormai celeberrima nuova palazzina dell’ospedale, un contenitore destinato probabilmente a rimanere vuoto ma sbandierato ogni qual volta la giunta senigalliese va in difficoltà sul fronte della sanità”.
da Maurizio Mangialardi
Consigliere regionale del Partito Democratico – Assemblea Legislativa delle Marche
"Egregio signor Mangialardi,
il Comitato difesa Ospedale di Senigallia la prega vivamente di far ricorso alla sua esperienza pluriennale di politico navigato quando si rivolge a noi, che, a sua differenza, non siamo usi procedere con basse insinuazioni, menzogne facilmente smentibili e smentite ed accuse ridicole.
Lei non rischia la farsa ma la commiserevole figura di chi, bocciato alle elezioni con dolorosa sorpresa, non riesce a farsene una ragione ed arriva ad attribuire ad un gruppo di privati cittadini riunitosi in Comitato secondo tutte le norme un potere di convincimento politico su una intera città, potere che non abbiamo.
La sua bocciatura e quella dei suoi compagni è il risultato della vostra amministrazione, ne prenda finalmente nota.
Ripetiamo una volta ancora che noi siamo soltanto e con molta umiltà la macchina di propaganda dei senigalliesi e che diamo voce alle loro proteste contro vecchi e nuovi governanti di qualsiasi colore siano.
Adesso non risparmiamo critiche ai nuovi governanti come non ne risparmiammo e non ne risparmiamo ai vecchi governanti.
Nel salutarla la invitiamo ancora ad essere più scaltro come politico e rispettoso come cittadino della nostra libertà di espressione e pensiero garantite dalla nostra costituzione ogniqualvolta si rivolge a noi. "
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