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Il Comitato Senigallia in Azione in piazza per dire 5 SI’ ai referendum del 12 giugno

Successo per il banchetto informativo: confronto sulle proposte del partito di Calenda e critiche a giunte Acquaroli e Olivetti

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Comitato Senigallia in Azione

Grande adesione dei cittadini Senigalliesi al banchetto organizzato dal Comitato Senigallia in Azione domenica 5 giugno, in piazza Roma.

In tanti si sono fermati per un confronto – finalmente “in presenza” – con Massimo Menotti e gli altri referenti locali del Partito guidato da Carlo Calenda, nonché con il segretario regionale Tommaso Fagioli. Si è discusso anzitutto dei quesiti referendari del 12 giugno, per i quali Azione propone di votare cinque SI per una “giustizia più giusta”, ferma restando la consapevolezza – emerse anche nel dibattito – che lo strumento referendario non potrà, da solo, risolvere problemi così complessi, ma almeno fungere da stimolo affinché il parlamento intervenga in modo organico sulle questioni oggetto di referendum, nel solco del programma di riforma della giustizia già presentato da Azione a giugno del 2021.

Ci si è quindi confrontati sul programma di Azione sul tema del Lavoro, ed in particolare sulla proposta di taglio del cuneo fiscale, fino al suo azzeramento per i giovani fino a 25 anni, oltre che sul ripristino dei voucher in alcuni settori oggi troppo ingessati dal decreto “dignità”; si è poi convenuto sulla necessità, ribadita da Carlo Calenda anche in questi giorni, di introdurre il c.d. salario minimo.

Costruttivo è stato poi il confronto sul programma di Azione per la Sanità, Scuola, Energia e Rifiuti, Difesa, Impiego Fondi PNRR, materie per le quali Azione nel 2021 e nel 2022 – mentre gli altri partiti si sono limitati ai soliti ed inconcludenti slogan – ha presentato proposte concrete e dettagliate (www.azione.it). 

Il banchetto è stata l’occasione anche per un confronto su temi di rilevanza regionale e/o comunale. Molti cittadini hanno lamentato la poca incisività dell’azione amministrativa della Giunta Acquaroli sui vari fronti aperti, e confermato come le legittime aspettative di un cambio di paradigma – rispetto al governo della Sinistra degli ultimi anni – siano state ampiamente disattese.

In materia di Sanità, oltre all’annoso e mai risolto problema delle liste d’attesa, ed alla cronica carenza di personale al Pronto Soccorso del nosocomio cittadino, in molti hanno constatato come al nostro territorio non siano stati destinati fondi per la realizzazione delle case di comunità e degli ospedali di comunità; con la conseguenza che la situazione, negli anni a venire, non è verosimilmente destinata a migliorare. 

Scetticismo è stato infine espresso dai cittadini senigalliesi anche nei confronti della Giunta Olivetti. Se alcuni buoni risultati sono stati ottenuti soprattutto in chiave programmatica (approvazione di otto interventi di rigenerazione urbana con fondi del PNRR, finanziamento lavori pista ciclabile sul lungomare di Marzocca), gravi lacune si sono invece palesate su numerosi fronti.

Basti pensare al project financing della zona Stadio e Palazzetto dello Sport (Conad), che il Sindaco ad oggi non ha saputo (o voluto?) portare a compimento, oppure alla gestione “pilatesca” della vicenda della Fondazione Città di Senigallia, o ancora alla riduzione dell’orario di apertura della Biblioteca comunale Antonelliana, o infine alla decisione di aumentare i canoni di gestione delle palestre e degli impianti cittadini, mettendo in seria difficoltà le associazioni sportive.

Per non dire della carente manutenzione del verde pubblico, o del caos viabilità all’incrocio di Via Sanzio – Via Cilea – Via Zanella generato dall’istallazione dei semafori T-RED, e – da ultimo – della scelta scellerata di abbattere alcuni pini secolari in via Anita Garibaldi.

Se è pur vero che alcuni dei problemi emersi sono stati ereditati dalla gestione Mangialardi, a distanza di oltre un anno e mezzo dall’insediamento il rimando di responsabilità appare ormai ingiustificato

Essendo Azione il partito del fare, all’ascolto dei cittadini ha fatto seguito il preciso impegno, da parte di Massimo Menotti e degli altri referenti, di elaborare nei prossimi mesi proposte concrete per la soluzione dei problemi evidenziati, con l’auspicio che l’Amministrazione Olivetti si renda poi disponibile ad un confronto anche con chi – come Azione – non ha rappresentanti all’interno del Consiglio Comunale.

Insomma, il partito di Carlo Calenda si è dimostrato ancora una volta il luogo di mobilitazione dell’Italia che lavora, produce, studia e fatica.

Ora l’auspicio dei referenti locali e nazionali è che, insieme a +Europa, Azione diventi anche il fulcro di aggregazione di quello che alle prossime elezioni politiche dovrà divenire il terzo polo, e cioè quello dei riformisti democratici, liberali ed europeisti.

Comitato Senigallia in Azione

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