“Parco della Pace: tutto a posto per i bagni? Da 22 mesi ancora rotti”
Campanile (Amo Senigallia): "Se segnalazioni irrisolte dei cittadini infastidiscono, quando rese pubbliche, è sufficiente dare risposta"
Fratelli d’Italia (ed un gruppuscolo di esagitati tra cui i soliti ignoti) hanno reagito male, malissimo alla segnalazione che il bagno del Parco della Pace non funziona (più).
Un cittadino ci ha trasmesso una segnalazione sull’argomento dopo non aver ricevuto risposta da fonti ufficiali ed è stata semplicemente resa pubblica insieme ad un suggerimento. Apriti cielo! Dai bagni si è passati al regolamento Consiliare, dal “fango gettato sulla Amministrazione Olivetti” alla “condotta politica strumentale del Consigliere Campanile”.
In mezzo ci sta l’ammissione che i bagni “sono stati aperti fino a tutto il 2019”, che vanno eseguiti lavori per 25.000 euro, che poi “il servizio tornerà di nuovo funzionante, meglio di prima, visto che la Giunta Mangialardi e il suo solerte ex Assessore Campanile non hanno mosso un dito per risolvere un problema annoso”.
Qualcuno informi il solerte e rabbioso autore del comunicato che Campanile non è Assessore da novembre 2019 e quindi ha lasciato il bagno del parco perfettamente funzionante mentre la Giunta Olivetti non è stata capace di risolvere un problema che è diventato annoso proprio sotto la propria gestione. E non si sa neanche quando avverrà il miracolo perché non è stato scritto nel comunicato.
Immaginate che si rompa il bagno di casa, rimandate la riparazione di mesi e mesi? Fratelli d’Italia afferma candidamente che “l’Amministrazione Olivetti, appena inserita, ha preso in carico quella problematica”, cioè 21 mesi fa, 21 mesi, non ieri. Il tempismo e dinamismo non sembrano essere punti di forza del governo di destra della città a meno che non ci sia un problema culturale dal momento che anche i bagni in centro città sono rimasti al palo.
Occorre segnalare infine un aspetto singolare, molto singolare (e anche esplicativo sotto certi punti di vista) del comunicato di Fratelli d’Italia. Sull’argomento sollevato non ha risposto un amministratore ma un partito della maggioranza che non esprime né il Sindaco né l’Assessore competente.
Se le segnalazioni irrisolte dei cittadini infastidiscono, quando rese pubbliche, è sufficiente dare una risposta agli interessati in tempi ragionevoli e non a babbo morto. Se poi si vuole dare conto del “lavoro quotidiano e in maniera puntuale per porre rimedio alle tante criticità ereditate” si convochino le Commissioni (una alla settimana, a rotazione), si indichino progetti e date di programmazione, si faccia un elenco esaustivo di tutte le criticità ereditate indicando le priorità o, volendo, discutendone, insieme. E’ così tanto difficile capirlo e farlo? I cittadini sarebbero informati (insieme a tanti comunicati in meno).
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