Servizi Sociali e Coordinamento ATS: Bello incontra responsabili Mandolini e Campolucci
Visita del Presidente del Consiglio Comunale per avere da dirigente e funzionaria fotografia sociale dell'Unione dei Comuni
Un breve visita del Presidente del Consiglio di Senigallia, Massimo Bello, nei giorni scorsi, nella sede dell’ex Palazzo comunale di Monterado (oggi Trecastelli), per uno scambio di opinioni, ma anche e soprattutto per ringraziare i funzionari e i dipendenti degli uffici dell’Ambito Territoriale Sociale (ATS) del lavoro tecnico e professionale profuso nell’ambito dell’Area Servizi Sociali a favore delle famiglie e dei cittadini dei Comuni di Senigallia e del comprensorio dei Comuni delle Valli Misa e Nevola.
Il Presidente Bello si è soffermato con il Dott. Maurizio Mandolini, dirigente del settore, e con la Dott. ssa Giuseppina Campolucci, funzionaria dello stesso settore, per ottenere dall’Ambito tutte le informazioni (ex art. 15, comma 3, Regolamento per il funzionamento del Consiglio e delle Commissioni consiliari) riguardo ai servizi erogati nell’area comprensoriale, ma soprattutto per avere contezza dello stato dell’arte.
“Questi incontri e visite istituzionali – commenta Bello – hanno lo scopo di conoscere, direttamente dalla fonte, tutte le note tecniche, i numeri, gli aggregati e gli interventi attualmente erogati. Ciò per avere un quadro complessivo e una fotografia sociale del territorio. Allo stesso tempo, attraverso quei processi istituzionali e amministrativi previsti dall’ordinamento, dai regolamenti e dallo statuto dell’ente, unitamente a quegli strumenti a disposizione di ciascun singolo Consigliere, anche il Consiglio Comunale può cogliere l’occasione di individuare opportunità di confronto, di esame e di approfondimento delle tematiche sociali, in un corretto e leale confronto tra le parti.”
“I servizi sociali erogati alle comunità di Senigallia e del comprensorio – conclude il Presidente Bello – rappresentano un importante e doveroso investimento di risorse e di energie, che coinvolgono anche altri enti pubblici e istituzioni private del terzo settore. Risorse, tra l’altro, che si stimano essere mediamente circa tra il trenta e il quaranta per cento dei bilanci di ciascun Comune coinvolto.”
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