“Con il personale Progeil. Pubblicizzare i servizi, internalizzare lavoratrici e lavoratori”
Potere al Popolo Senigallia interviene sulla vicenda della gestione parcheggi ex-GIL
Una pec e sette giorni di preavviso per cancellare 30 anni di servizio, si legge in uno dei cartelli affissi in città. Una pec e sette giorni di preavviso per lasciare a casa 6 persone con invalidità civile.
La necessità di reinternalizzare i servizi essenziali, come quelli relativi alla gestione del demanio pubblico, non può non confrontarsi con la difesa del lavoro svolto da operatori e operatrici del Terzo Settore che negli ultimi 30 anni hanno supplito, a Senigallia come nel resto d’Italia, alle carenze del nostro stato sociale e delle nostre Amministrazioni.
La vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori ex-LSU ci mostra chiaramente come il valore di anni di servizio, può e deve essere riconosciuto, soprattutto laddove fino al giorno prima si è deliberatamente scelto di privatizzare e delegare. Oltre 10 mila lavoratori della scuola rischiavano di perdere il proprio posto di lavoro dopo 10 anni di precariato e bassi salari. La loro lotta, come quella dei call-center dell’INPS, ha permesso la reinternalizzazione e stabilizzazione dei contratti. La loro lotta ha creato un precedente: perché si può decidere di ripubblicizzare senza affamare chi per anni ha garantito – anche senza regolare formalizzazione dell’affido, come nel caso della cooperativa Progeil – la continuità del servizio. Perché si può abbattere il sistema degli appalti senza minare il diritto al lavoro e alla protezione sociale di persone in situazione di difficoltà o svantaggio.
Per questo motivo, oltre a condannare le modalità con cui tale passaggio è stato affrontato (dagli impossibili tempi di preavviso, all’inesistente confronto con le lavoratrici e i lavoratori interessati), chiediamo all’Amministrazione Comunale di predisporre quanto prima l’internalizzazione dei dipendenti, richiamandoci alle procedure concorsuali attivate nel caso delle mobilitazioni LSU e INPS che hanno assicurato la messa a valore del lavoro svolto fino a quel momento e la tutela delle condizioni di disabilità e invalidità che rischiano, dato il contesto, di marginalizzare e isolare socialmente, economicamente e politicamente, ancora una volta, il soggetto.
Gli ultimi tre anni ci hanno mostrato l’urgenza di ritornare al pubblico, per ricostruire un modello di welfare laico, universale, sostenibile, che anteponga in maniera omogenea il diritto alla salute delle persone così come dei territori a quello del profitto per i privati, il modo in cui gestire l’inevitabile transizione segna la netta differenza.
Noi stiamo con il personale Progeil
da Potere al Popolo Senigallia
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