Successo per la terza tappa dell’iniziativa “Senigallia e il suo ambiente”
L'appuntamento, promosso dal Gruppo Società e Ambiente, è andato in scena domenica 22 maggio
In occasione della 30°esima Giornata Mondiale della Biodiversità tenuta il 22 maggio 2022, il Gruppo Società e Ambiente (G.S.A.) di Senigallia ha organizzato il terzo appuntamento dell’iniziativa “Senigallia ed il suo ambiente: itinerari alla scoperta del verde urbano”.
L’itinerario per la giornata, semplice ed adatto a tutti, ha avuto come punto di partenza lo Stadio Bianchelli, permettendo al gruppo di ammirare, in corrispondenza dei condomini di Via Montenegro, il meraviglioso “Albero dei Tulipani” (Liriodendron tulipifera), così chiamato per la presenza primaverile di infiorescenze molto simili per forma e colore ai veri tulipani, ma che purtroppo, nel caso di questo esemplare, non sono mai sbocciate, probabilmente a causa del terreno poco profondo che non ha permesso un corretto sviluppo. Questo albero sembra essere una rarità nel nostro territorio, ecco perché, qualora vengano rinvenuti esemplari con infiorescenze, si invitano i cittadini ad inviare all’associazione delle fotografie da poter inserire nella raccolta dell’iniziativa “Chi l’ha visto? – Floreale” di cui si possono trovare i dettagli sulle pagine Facebook e Instagram del G.S.A..
Proseguendo per Via Stadio, la seconda tappa dell’itinerario è stata il “Campo Boario”: questo nome in origine indicava una particolare piazza dell’antica Roma in cui si svolgeva il mercato del bestiame, in particolare buoi, da cui il nome “boario”.
In questo luogo della nostra città, sono stati abbattuti diversi esemplari di Pioppo (Populus), anche recentemente, e le piantumazioni oggi presenti sono rappresentate da arbusti come ibisco, oleandro ed altre specie che purtroppo non sono in grado di raggiungere una dimensione tale da conferire sufficiente ombreggiatura, né un consistente abbattimento di particelle inquinanti o miglioramento della qualità dell’aria e del clima.
Continuando per Via Stadio, il gruppo ha raggiunto la terza tappa: il Parco della Pace. Fino al 1987 il nome del parco era “Piazza d’Armi”, poiché si trattava di un ampio spazio dedicato ad esercitazioni di militari e corpi di polizia. A partire dal mese di maggio di quell’anno, dopo lo svolgimento di una serie di iniziative di varie associazioni senigalliesi della durata di un’intera settimana, ci fu una fiaccolata proprio in corrispondenza del parco. Nacque così l’idea di fornire un nuovo nome che facesse onore alle tematiche trattate e con l’approvazione dell’amministrazione comunale venne rinominato “Parco della Pace”.
Il parco è la dimora di numerose specie di piante tra cui l’albero di Giuda (Cercis siliquastrum), Ippocastano (Aesculus hippocastanum), Leccio (Quercus ilex), Tiglio (Tilia sp.), Platano (Platanus sp.), Pino (Pinus sp.), Acero (Acer sp.) e Frassino (Fraxinus).
Il 2 giugno 2018 è stato piantato il cosiddetto Albero della Pace, rappresentato da un Gingko biloba, un esemplare dalle caratteristiche foglie a ventaglio che in autunno assumono una splendida colorazione dorata, originario del Giappone e selezionato come simbolo di pace e resistenza, poiché questa specie fu l’unica a sopravvivere all’esplosione nucleare ad Hiroshima nell’agosto del 1944. Si tratta infatti di una pianta estremamente adattabile, presente sulla Terra da 250 milioni di anni e considerata perciò un “fossile vivente”.
Dopo aver attraversato il parco, passando per Via Boccherini, è stata raggiunta Via Bramante dalla quale si è arrivati di fronte alla Chiesa della Pace.
Lungo Via Bramante si possono ammirare delle piante tipiche delle campagne, come alcune maestose Querce (Quercus sp.), Pioppi, Robinie (Robinia pseudoacacia) e Gelsi (Morus sp.) che tipicamente non vengono impiantati in giardini privati, in quanto la zona, prima dell’edificazione, era adibita agli orti, di cui rimangono alcune tracce. Questa zona della città, grazie al rispetto nei confronti della natura e del verde, risulta essere uno dei quartieri di Senigallia con la migliore qualità di vita.
Anche la Chiesa della Pace risulta essere ricca di storia e curiosità: la sua prima edificazione è voluta da Papa Pio IX nel 1851. Nel 1914 però, in Ancona scoppiò la rivolta denominata “Settimana Rossa” che si propagò presto in tutte le Marche, dove risultarono danneggiate, oltre a case e negozi, le chiese della Croce e di San Rocco, mentre la Chiesa della Pace venne data alle fiamme e ricostruita negli anni successivi. Nel 1930, però, il terremoto causa dei danni tali da obbligare la demolizione dell’edificio. Per volontà di Pio XI la Chiesa viene ricostruita, scegliendo un nuovo sito, quello attuale, e consacrata nel 1934, nel giorno della festa di S. Rita.
Prima di proseguire lungo il percorso, l’attenzione dei partecipanti è stata catturata da un imponente esemplare di Tasso (Taxus baccata) presente in un giardino privato: questa pianta è caratterizzata da una crescita molto lenta, per cui le dimensioni della pianta in questione suggeriscono senza alcun dubbio secolarità. Si tratta di una specie importante anche dal punto di vista farmaceutico, in quanto dalle sue foglie si estrae un principio attivo, il taxolo, molto utilizzato nella lotta al cancro.
Il gruppo ha poi raggiunto Via Pierelli (zona piscina Molinello 2) dove la discussione affrontata riguardava il viale caratterizzato dall’impianto di esemplari di Sofora (Sophora), che a causa di una cattiva manutenzione nel passato, non hanno raggiunto la maestosità tipica della specie: sullo sfondo si può infatti osservare, all’interno di un giardino condominiale, un esemplare ben mantenuto, che rende evidente la differenza rispetto a quelli presenti lungo il viale.
Percorrendo la lunghezza di Via Molinello, sostando all’interno dell’area verde costeggiante la strada, si è trattato l’argomento del “Fosso di Fontenuovo” o “Fosso della Giustizia” e del rischio idrogeologico della zona.
Proseguendo, un’ulteriore tappa è stata Piazza Sens, in corrispondenza di via Pizzetti: uno spazio progettato per ospitare un pubblico, organizzare spettacoli, iniziative e raduni di vario genere, ma che purtroppo non ha mai raggiunto il suo scopo.
Il G.S.A. ha voluto con questo itinerario, mostrare ai partecipanti dei luoghi in cui confluiscono natura, storia e cultura, permettendo così di instaurare dibattiti e scambi di opinioni, per arricchirsi vicendevolmente con le proprie conoscenze e trascorrere una domenica alternativa alla scoperta degli angoli nascosti di Senigallia.
Le prossime tappe dell’iniziativa riprenderanno a Settembre, spostandoci a Nord della città ed interessandoci al bosco urbano e Parco della Cesanella, e successivamente passeggeremo per il Lungomare di Ponente. Entrambi gli itinerari saranno preceduti da delle conferenze sul tema.
Per i prossimi aggiornamenti ed iniziative, si invitano i cittadini a seguire il G.S.A. su Facebook (GSA Senigallia) e instagram (@insta_gsasenigallia)
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