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Il Comitato Cittadino a difesa Ospedale di Senigallia su laboratorio analisi

"Non c'è la volontà di riqualificarlo. Massimo 25 prenotazioni al giorno, chi ha imposto questo limite grottesco?"

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Il Comitato parte sempre dalle segnalazioni certe dei cittadini: “Buona sera, vi seguo con piacere da un po’ di tempo e
Vorrei chiedervi se vi sembra normale dover aspettare quasi un mese per prenotare nell’ospedale di Senigallia un semplice esame del sangue ( nonostante sia esente per ipotiroidismo, ogni volta devo farlo privatamente), si potrebbe fare qualcosa?”


Qualcosa è stato fatto. C’è una nuova (dis) organizzazione sanitaria, massimo 25 prenotazioni al giorno ecco perché vanno così a lungo, e amministrativa, quest’ultima causata da mancate sostituzioni del personale di front-office.
Non si fanno le nozze con i fichi secchi e infatti i cittadini, arrabbiati e disgustati, stanno andando nelle strutture private che al contrario danno garanzie di accesso e di accoglienza, una volta prerogative del nostro Laboratorio.

Le prenotazioni mai state così a lungo, 25 al giorno. Chi ha imposto questo limite grottesco?
Nelle strutture private si fa invece il giorno dopo e senza prenotazione. Inoltre per i prelievi a domicilio a pazienti che non possono muoversi perché invalidi o affetti di patologie senili c’è disponibile una figura infermieristica che va a casa loro.

Ora queste domande sono rivolte innanzitutto al Primario Laboratori AV2 dr.ssa Brecciaroli, al facente funzioni dr. Lodolini, al dirigente Amministrativo Ospedaliero dr. Rocchi, al referente dei Laboratori dr. Gusella e infine ma non certo in ordine di importanza, anzi primo responsabile, al direttore AV2 dr. Guidi.

Loro sanno di queste criticità ma non hanno provveduto a sanarle anzi con i continui tentennamenti e non soluzioni le hanno aggravate obbligando i pazienti a rivolgersi altrove.

L’unica figura che abbiano trovato in questo giro di dirigenti disponibile a trovare una soluzione è stato il primario dei laboratori dell’AV2, dr.ssa Brecciaroli.

La sua proposta ufficiale, in assenza di personale dedicato alla segreteria/front-office che da 5 si è ridotto a 2 e molte volte uno solo, è stata quella di unire le funzioni e il personale della segreteria al personale del CUP.
Sarebbe una proposta sensata, anche perché unica, perché le eventuali assenze o carenze di organico verrebbero così coperte dall’unione dei due uffici.

Ora che le carte sono sul tavolo la domanda del Comitato sorge spontanea: perché il Dr. Guidi, il Dr. Gusella, il Dr. Rocchi (sembrerebbe che proprio lui sia contrario e allora lo scriva e lo dica ai senigalliesi) e il Dr. Lodolini non hanno risposto a questo appello accorato del Primario del Laboratorio? La Dr.ssa Brecciaroli in questo modo ha dimostrato di aver a cuore il nostro Laboratorio, sarebbe ora che lo dimostrassero anche gli altri.

Certo non è che da questa responsabilità rimanga fuori la Regione. Poteva fare lo spoil-system e non l’ha fatto ma supponendo che non avesse potuto, cosa non vera perché il Sindaco di Senigallia l’ha fatto, cosa ha impedito a Saltamartini, assessore alla Sanità, di obbligare i dirigenti del servizio che dirige a risolvere questa situazione?

Cosa rispondiamo alla cittadina che ci ha segnalato la criticità di NON poter fare le analisi in tempi decenti?
Senigallia è la terza città delle Marche e i senigalliesi si ricorderanno di questi sgarbi, per usare un eufemismo, che stanno penalizzando da anni questa città.

Il cambiamento dove sta? Rispondete anche a questo.

Da Comitato Cittadino a difesa Ospedale di Senigallia 

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