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Beni comuni e partecipazione. A Senigallia, “Il parco che vogliamo” 

Convegno e progetto per promuovere la partecipazione di cittadini, scuole e associazioni alla valorizzazione del verde

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Convegno il Parco che Vogliamo

Il Convegno a supporto del Progetto “Il parco che vogliamo” è stato promosso dall’Associazione Bellanca, la Pastorale Sociale del Lavoro, Sena Nova, Confluenze, Stracomunitari e Le ali della Terra. Quale è stato il percorso?

Agli inizi di Marzo 2021 l’Amministrazione cittadina ha lanciato l’iniziativa “Parchi puliti”, progetto di collaborazione tra Amministrazione e Associazioni di Volontariato per la pulizia delle aree verdi della città. Alcune Associazioni civiche, che hanno risposto all’invito, hanno interpetrato questo coinvolgimento non solo come una collaborazione nella raccolta di rifiuti giacenti nei vari parchi della città a vantaggio del decoro e della sicurezza soprattutto dei bambini, ma come un inizio di un percorso condiviso tra Amministrazione e cittadini sulla cura del verde. Ricordiamo il progetto Nonni Green.

In effetti, per quanto riguarda il verde numerosi in Italia sono i Patti di collaborazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini dove vengono promosse varie forme di partecipazione alle attività di pianificazione, tutela e gestione degli spazi verdi. Premesso questo, il pensiero di queste Associazioni è stato quello di porsi come obiettivo la costruzione di un senso civico profondo e radicato nella comunità a proposito della presa in carico di spazi, oggetti o luoghi pubblici, tra cui il verde. In che modo? Sollecitando, attraverso attività mirate di informazione e sensibilizzazione, la partecipazione degli abitanti, delle scuole e delle associazioni della città alla valorizzazione del verde sia in forma diretta che indiretta, tramite ideazione e realizzazione di progetti, garantendo inclusività e apertura a tutti coloro che siano interessati a dare il loro fattivo contributo di idee, risorse e tempo.

Le associazioni aderenti alla rete hanno formulato quindi le seguenti proposte:

Convegno il Parco che Vogliamo1) Costituzione di una Cabina di Regia, composta da alcune Associazioni della Rete, la Scuola, Amministratori, funzionari competenti dell’Ente, ed esperti in determinate discipline quali agronomi, botanici, facilitatori, ecc., che avrebbe in pratica il compito di: a) coordinare tutte le attività di informazione, sensibilizzazione e di coinvolgimento dei cittadini di tutte le età sul tema del verde (es. seminari, convegni, forum, questionari); b) attivare nuovi processi partecipativi con la messa a punto di iniziative anche pluriennali rivolte agli studenti delle scuole della città ed alle loro famiglie che abbiano come finalità quelle di educare, informare, mappare, sensibilizzare, proporre, sviluppare idee ed azioni. Esempi: concorso di idee, mostre, eventi su singole o più aree verdi

2) Regolamento di amministrazione condivisa.

E’ auspicabile che l’Amministrazione rediga un regolamento generale che preveda la stipula di patti di collaborazione con i cittadini sul tema del verde, anche ai sensi dell’art 55 del nuovo Codice del terzo settore

3) Patto di collaborazione sul Verde.

In pratica, un patto di collaborazione rappresenta uno strumento di partecipazione alla cura delle aree a verde, fondato sul principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118, quarto comma) e che nasce su iniziativa dei cittadini, in forma singola o associata o promosso dalla stessa amministrazione. E’ necessario, quindi, che venga attivato un processo di dialogo e collaborazione che va dalla fase di ascolto dei bisogni e di manifestazione delle prime proposte progettuali alla fase di progettazione condivisa a quella di co-gestione degli interventi e dei servizi previsti. (art. 56 del Codice del Terzo settore).

Infine, è da sottolineare che la partecipazione, che passa attraverso un Patto condiviso con l’Amministrazione, non dura il tempo di una stagione, perché ci si chiede non solo “quanti cittadini abbia coinvolto”, ma quante idee e contributi hanno permesso di migliorarlo, come un “commerciante di pietre preziose non chiederebbe solo quanti cercatori sono serviti ma soprattutto quante pepite d’oro sono state trovate” (cit. Labsus). Quali possono essere allora le strade e le azioni da mettere in campo per il verde o altri beni comuni da curare e rigenerare, per far sì che la partecipazione non sia la ciliegina sulla torta ma un ingrediente fondamentale che rende quella torta così buona e sana?

A cura di Patrizia Servizi e Alberto Di Capua

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