Siete certi di non vivere in una simulazione?
Immersione e disincanto: come decodificare la simulazione. La lettura performativa di Tommaso Guariento apre Breach #01
Quando ci immergiamo tra le pagine di un romanzo, seguiamo gli intrecci di una serie tv, ammiriamo le immagini di un film o esploriamo i mondi digitali di un videogame ci chi assicura che, una volta che l’esperienza è terminata la nostra vita non continui all’interno di un’elaborata simulazione della realtà?
È questa la domanda con cui il ricercatore Tommaso Guariento sfiderà il pubblico durante la lettura performativa che, giovedì 19 alle 21.00, aprirà dell’edizione #01 di Breach, il festival di cultura digitale organizzato dal collettivo dello Spazio Autogestito Arvultùra.
Attraverso l’analisi di alcune delle forme di finzione più diffuse nella nostra società, la lettura accompagna i partecipanti alla scoperta di due strategie di design narrativo, l’immersione e il disincanto, con cui le persone possono avvicinarsi e avere a che fare con gli universi simulati.
Nell’indagare la natura dell’immersione e del disincanto, Guariento proverà a mostrare come entrambe queste strategie possano venire riferite allo stesso modo a una simulazione autoriale, come quella delle narrazioni classiche, a un’allucinazione collettiva e interattiva, come i metaversi, oppure a speculazioni sulla natura ontologica della realtà che ci circonda, ovvero le diverse teorie che affermano come questa non sia altro che una simulazione.
Un viaggio intellettuale affascinante, capace di scuotere e mettere in discussione le certezze con cui chi sceglie di intraprenderlo guarda alla realtà di tutti i giorni.
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