Francesco Bettini presenta al Rotary Club di Senigallia il suo romanzo d’esordio
"Come un faro nella tempesta" è il primo di 4 romanzi che faranno parte di una collana denominata "Storie di Riviera"
Francesco Bettini è stato ospite del Rotary Club Senigallia per un incontro nel corso del quale ha presentato la sua opera prima dal titolo “Come un faro nella tempesta” – (Ventura edizioni 2021).
Si tratta del primo di quattro romanzi che, con una cadenza di uscita prevista annualmente, faranno parte di una collana denominata “Storie di Riviera”; l’intera serie comprenderà quattro storie diverse tutte accomunate dalla stessa ambientazione.
Nato a Corinaldo, Bettini è cresciuto a Senigallia dove ha costruito rapporti e coltivato amicizie che lo hanno accompagnato nella formazione del suo carattere aperto e passionale. Terminato il percorso universitario, ha intrapreso l’attività di giornalista collaborando per molti anni nelle redazioni di quotidiani e periodici. Iscritto all’Albo dei Giornalisti dal 1999, svolge la professione di insegnante ed è attualmente direttore della testata giornalistica Senigallia sport (senigalliasport.net).
Dopo il saluto e la presentazione del presidente Mario Massacesi, l’autore ha spiegato che, per scrivere un romanzo, occorre prima di tutto studiare e avere a disposizione un tempo fruibile da potergli dedicare; il lockdown ha certamente favorito entrambi gli aspetti.
Il racconto è scritto in prima persona e la trama è costruita con l’intento di risultare avvincente; scorrendo le pagine, si alternano colpi di scena e momenti di maggiore riflessione inseriti nella storia attraverso vari personaggi che fanno da contorno ai due protagonisti principali. Per il lettore locale, la riviera di riferimento del racconto è quella Adriatica, in particolare Senigallia, ma le dinamiche del libro possono ben adattarsi a qualunque altra riviera in ogni parte d’Italia o del mondo.
Alcuni brani del romanzo sono stati letti da Roberta Pesaresi – Editor Ventura edizioni – suscitando nel pubblico suggestioni e ricordi. Al termine dell’incontro, le domande dei presenti hanno riguardato la genesi del libro, le implicazioni della scrittura e le difficoltà di creare una storia che riesca ad avvincere il lettore invogliandolo a divorare un capitolo dopo l’altro ma, nonostante la legittima curiosità tenuta viva dall’autore, hanno evitato un qualsivoglia riferimento al finale per non vanificare il piacere della lettura.
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