“Le bugie ripetute 100 volte restano bugie”
Roberto Paradisi (Unione Civici Marche): "La propaganda dell'assessore Pizzi smentita da dati e documenti verificabili"
Parlando del ministro della propaganda nazista Goebbels, lo storico Trevor Roper spiegava come, in un clima di regime, le bugie ripetute 100 volte diventano “verità”.
Gli argomenti mistificati, scriveva lo storico, “devono dunque essere chiari e forti, e fare appello agli istinti, non all’intelletto. La verità non era importante, e del tutto subordinata alla tattica e alla psicologia, ma le bugie di comodo devono sempre essere rese credibili”. Ecco, pur non vivendo noi (per fortuna) in un regime, abbiamo un assessore allo sport che utilizza (sotto forma di farsa politica) quelle stesse tattiche. L’assessore Pizzi, pur smentito da dati e documenti, ha inteso ripetere alla stampa come un mantra le stesse mistificazioni di sempre, sperando diventino “verità” accettate. Mai esimersi allora dal contraltare della verità (se la bugia viene ripetuta 100 volte, la verità va ribadita una volta in più di mille).
Costi delle palestre. Pizzi ha quadruplicato i costi degli impianti al chiuso (aumenti dal 350 al 450%) (esempio: palestra Campo Boario è passata da 1.600 euro all’anno oltre custodia, pulizia, acquisto e manutenzione defibrillatori ed altri oneri ad € 5.500,00 all’anno oltre gli stessi oneri). La matematica resta un’opinione solo per Pizzi. Il costo inciderà non per 6 euro e spicci all’anno (questa è una barzelletta che non fa ridere nessuna famiglia interessata) ma per 70 euro all’anno. Vediamo perché: in un gruppo di 12 persone (numero medio di un gruppo agonistico giovanile per la palestra indicata quale esempio), le ore utilizzate a settimana sono circa 8 tra allenamenti e partite. Considerando la nuova somma di € 5.500 e calibrando il costo orario su un parco orario di effettive 1450 ore (e quindi € 3,79 orari), per ogni atleta che usufruisce dell’impianto per circa 32 ore al mese (costo di € 0,32 orari per singolo atleta), il costo annuale ammonterà ad € 97,28 ad atleta per il solo impianto. Il che significa che, rispetto all’attuale tariffa, la famiglia di quell’atleta sarà chiamata ad incrementare la quota per i corsi annuali in riferimento al solo costo dell’impianto appunto di 70 euro.
Tariffe del campo di atletica delle Saline. E’ falso che il Comune non poteva intervenire. Poteva e può. Prima di tutti perché lo dice il contratto firmato il 21.10.2021 all’art. 5.2. E’ bene allegare il passaggio in cui si attesta che il Comune, ogni anno (e quindi per il contratto firmato nel 2021 per l’anno sportivo 2021-2022) può chiedere al gestore la “riformulazione” delle tariffe. Trattasi in questo caso di una bugia pietosamente smentita dagli atti, tutti verificabili. Inoltre, il Comune aveva la possibilità di condizionare la richiesta della Uisp di proroga di un anno di gestione e di sospensione dell’onere di fare i lavori previsti nel progetto di finanza all’applicazione di tariffe drasticamente più basse. Non lo ha fatto per precisa scelta che, di fatto, ha creato un vantaggio indebito per la Uisp stessa, creando un danno enorme alle società sportive (atletica e pattinaggio in testa) che usufruiscono di quegli impianti e, in generale, ai cittadini per cui la pista di atletica è diventata inaccessibile. Inoltre, gli inadempimenti della Uisp (chiusura dell’impianto mentre dovrebbe essere aperto, ritardo di presa in carico, omesso acquisto di attrezzature tecniche) vengono tollerati e accettati dall’Amministrazione comunale.
Pubblico al Campo Boario. Falso (e l’affermazione di Pizzi è grave) che il pubblico prima della chiusura imposta da Pizzi “entrava pur non potendo”. L’ingresso al pubblico era formalmente e ufficialmente consentito dalla precedente Amministrazione fino ad un massimo di 99 persone compresi gli atleti. Se l’assessore intende dire che la società che gestiva l’impianto avrebbe violato divieti (inesistenti) ne risponderà nelle sedi opportune. Vero è che se 99 persone possono entrare (anche in assenza di certificato anti-incendio) è del tutto indifferente che queste persone siano atleti, dirigenti o genitori dei ragazzi. Nessuna normativa specifica la qualità dell’utente. Ma il tema vero è: cosa stanno facendo Pizzi e l’Amministrazione per risolvere la questione della chiusura (abnorme e priva di seri riferimenti giuridici) al pubblico di tutti gli impianti sportivi?
Investimenti nella pista di atletica. E’ falso che, nella finanza di progetto (con contratto che andava risolta da questa Amministrazione per grave inadempimento contrattuale del gestore), non era previsto “alcun tipo di investimento”. Nel piano finanziario presentato dalla stessa Uisp (è bene allegare lo stralcio del documento) era previsto un investimento di ben 50 mila euro per materiali ed attrezzature sportive. L’assessore Pizzi, negando l’evidenza, ha invece acquistato, utilizzando soldi pubblici, attrezzature sportive per il campo di atletica per ben 25 mila euro sottraendoli a ben altri interventi. Una spesa che avrebbe dovuto (contrattualmente) sostenere la Uisp. Pizzi, anziché rimediare al danno fatto, se ne vanta pubblicamente. Perché?
Roberto Paradisi
Unione Civici Marche
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