Compagnia e assistenza: a Senigallia partono i corsi per volontari per la terza età
Primo appuntamento giovedì 21 aprile dal titolo "De-mente o Sente-mente? Il cervello si ammala di demenza, ma il cuore no!"
Giovedì 21 aprile parte il primo appuntamento del ciclo di incontri “In-Formazione per tutti, volontari per la terza età”, organizzato da Fondazione Caritas Senigallia e Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti.
“In vista del superamento di questo difficile periodo pandemico, l’obbiettivo è quello di avviare un corso per formare persone che vogliano spendere il loro tempo per gli anziani, una delle categorie più colpite dal Covid per aiutarli a recuperare quella socialità perduta negli ultimi periodi” spiega il direttore di Caritas Senigallia, Giovanni Bomprezzi.
Questo progetto pone l’attenzione sull’importanza del benessere mentale, che può essere raggiunto anche grazie alla presenza di volontari che aiutino a stimolare e mantenere attiva la mente degli anziani. Coltivare delle relazioni umane, attraverso la compagnia e attività coordinate con il personale sociosanitario, possono migliorare la qualità della vita.
I 13 incontri previsti per la formazione dei futuri volontari non si concentreranno solo sull’importanza del contatto e della socialità ma, come specificato dalla Dott.ssa Lucia Forchielli curatrice del progetto, saranno fornite competenze anche riguardanti la gestione dello stress, l’approccio alla disabilità e ad altre patologie tipiche della terza età.
Queste tematiche verranno trattate già dai primi appuntamenti: il 21 aprile dalle ore 18.30 alle 20.30 dal titolo “De-mente o Sente-mente? Il cervello si ammala di demenza, ma il cuore no!” con Giusi Perna. Il 27 aprile, sempre dalle 18.30 alle 20.30 su Zoom, “Occhi e idee per guardare alle persone che vivono con demenza e creare relazioni efficaci” insieme a Letizia Espanoli. Il corso è gratuito e rivolti a persone di ogni età, senza competenze o esperienze pregresse nel settore.
All’Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia è stato da poco inaugurato il giardino sensoriale, uno spazio che, come sottolineato dal direttore della struttura Mario Vichi, potrà essere valorizzato grazie alla collaborazione di volontari che possano accompagnare gli ospiti in percorsi riabilitativi.
“Volontariato per noi significa un’attività aggiuntiva rispetto a quello che possono fare le famiglie e avere delle persone preparate che garantiscano un servizio con continuità può fare la differenza, per il benessere dei nostri ospiti.”
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