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Unione Civici Marche su progetto Conad: “Sfumata occasione irripetibile per Senigallia”

"Era già in campo il progetto che salvaguardava ingresso e statue. Muro di gomma eretto dall'Amministrazione"

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Rendering di una delle ipotesi progettuali del Conad a Senigallia

Pesanti rallentamenti, disinteresse, mancanze di ogni pur minimo riscontro da parte dell’Amministrazione.

E così Conad ha chiesto di rinunciare al partenariato pubblico-privato che avrebbe portato alla città solo enormi vantaggi, come uno stadio e un palazzetto nuovi in una realtà tra le ultime nelle Marche per impiantistica sportiva. Non si dica oggi che Conad ha cambiato idea dopo il parere della Soprintendenza. Che, è bene ribadirlo, non ferma né boccia alcun progetto ma si limita a chiedere esclusivamente il rispetto dell’ingresso monumentale e il rispetto dello spazio libero tra liceo Classico e l’ingresso stesso.

Conad era pronta (anzi prontissima) a realizzare un progetto che salvaguardasse sia l’ingresso monumentale dello stadio sia le statue risalenti al periodo fascista. Per dimostrarlo, pubblichiamo il rendering di una delle ipotesi progettuali che ben dimostrano come fosse già in campo un’alternativa perfettamente compatibile con il parere della Soprintendenza.

La verità è che già nelle consultazioni pre-elettorali l’attuale assessore allo sport (che sta poi dimostrando tutte le sue “capacità” politiche) era solito ripetere che il progetto Conad doveva essere fermato, senza mai offrire alcuna spiegazione. Un progetto ben spiegato da chi, nel centro-destra, già sedeva nei banchi del Consiglio comunale (chi contestava il progetto, durante le riunioni del centro-destra, non solo non lo conosceva ma non sapeva nemmeno che l’apertura di quel supermercato avrebbe comportato la chiusura di ben due supermercati Conad di quartiere).

E, di fatto, l’Amministrazione, alla fine, ha deciso di bloccare tutto. Prima è stata messa in discussione (in una città, seconda della Provincia di Ancona, in cui – caso unico in Regione – tutti gli impianti sportivi sono stati chiusi al pubblico) la realizzazione del nuovo palazzetto del campo Boario. Quindi, si è accuratamente evitato di fornire risposte a Conad sullo stadio e, in generale, sul progetto di finanza.

Eppure Conad, mai coinvolta in una conferenza di servizi o in incontri (mai realizzati) con la Soprintendenza per affrontare ogni problematica e risolverla attesa l’enorme posta in palio, aveva pronte diverse soluzioni perfettamente compatibili con il parere della Soprintendenza stessa. La verità è che gli investitori si sono scontrati con un autentico “muro di gomma”.

Lanciamo un appello: si provi a ricontattare Conad e a rilanciare il progetto. Lo si faccia ora. Per il bene della città.

Da Roberto Paradisi
Maurizio Mugianesi
Unione Civici Marche

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