“Quali strategie per il turismo di Senigallia?”
Dopo le polemiche sul CaterRaduno, Diritti al Futuro fa il punto sulle strategie turistiche della nostra città
Le recenti polemiche sul CaterRaduno inducono noi di Diritti al Futuro a fare il punto sulla situazione turistica della nostra città a oltre un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta di centro-destra del sindaco Olivetti.
Ieri: due decenni che hanno fatto crescere l’immagine turistica della città a livello nazionale
I fatti. Piaccia o no il modello turistico dei primi due decenni degli anni 2000 è stato caratterizzato da un forte impegno nel promuovere e nel rafforzare l’immagine turistica di Senigallia con diversificati strumenti strategici, con idee progettuali innovative e con forti investimenti di risorse finanziare sia dirette che derivanti da fondi sovracomunali (regionali, statali, europei).
È in questo quadro che nel 2000 Senigallia balza alle cronache nazionali con Pane Nostrum e, sempre in quell’anno, viene proposta la prima edizione del festival Summer Jamboree che esploderà alla notorietà internazionale due o tre anni dopo. Nel 2003 il progetto interregionale La Terra del Duca, proposto e coordinato dal Comune di Senigallia, risulta essere uno dei 35 progetti turistici a livello nazionale ammessi a finanziamento dal Ministero per un importo superiore a 300 mila euro. Dal 2005 e fino al 2010, con fondi europei, è stato proposto l’evento Azzurro come il mare, un intelligente mix promozionale che ha coinvolto moltissime testate giornalistiche nazionali e che nel 2008 ha visto un momento promozionale anche in Svezia in occasione del Kungsfenan the Swedish Seafood Award.
Il 2006 è l’anno dell’apertura della Rotonda a Mare, con eventi e iniziative che hanno colto l’attenzione di tutti i media nazionali. Il 2006 è anche l’anno della prima edizione del CaterRaduno a Senigallia con spettacoli e dirette radiofoniche per un’intera settimana dal lunedì alla domenica e che con i cento matrimoni alla Rotonda a Mare farà fare il tutto esaurito ai nostri alberghi nell’ultimo week-end del mese di giugno 2008 (questa è la migliore risposta ai tanti che in questi giorni hanno fatto credere che il CaterRaduno non comportava alcuna ricaduta economica sulla città). L’offerta degli eventi, dal 2012, si potenzia poi con nuove proposte di intrattenimento: per gli amanti dello sport estremo la manifestazione X-Masters, per gli amanti della lettura gli appuntamenti con gli autori di Ventimila righe sotto i mari.
Nei primi due decenni del 2000, l’amministrazione comunale propone anche grandi eventi culturali supportati da importanti campagne promozionali a scala nazionale come le mostre I Della Rovere (2004), Madonna di Senigallia. La luce e il mistero (2011), Graffiature. I paesaggi di Tullio Pericoli e Mario Giacomelli (2012), La Grazia e la Luce (2014). Quel periodo è stato importante anche per le residenze artistiche al Teatro La Fenice. Lucio Dalla e Francesco De Gregori, con la loro troupe di musicisti e tecnici, sono stati nel nostro teatro per più di tre settimane. Come loro tantissimi altri artisti come Pino Daniele e Michelle Hunziker oppure, per il teatro, compagnie come La Fura dels Baus o la Societas Raffaello Sanzio, che hanno scelto la nostra città e il nostro teatro per gli allestimenti artistici e per le date zero dei loro spettacoli.
È fuori discussione la crescita, in quegli anni, dell’immagine turistica della nostra città a livello nazionale. Con la notorietà del nostro brand aumenta anche l’utenza turistica che in alcuni anni sfiora e in altri supera il milione e trecentocinquantamila presenze turistiche nelle nostre strutture ricettive.
Oggi: distrutti due decenni di crescita e vuoto assoluto
Questo è il passato. L’oggi, invece, cosa ci offre? Dopo oltre un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta Olivetti, ancora non sappiamo quale turismo vuole questa amministrazione comunale, come non conosciamo con quali strumenti e con quali azioni si intende intervenire in questo settore così importante per l’economia della nostra città. Il vuoto assoluto di idee, di progetti, di investimenti.
Possiamo anche comprendere che una nuova amministrazione, soprattutto se politicamente molto diversa dalla precedente, abbia la necessità di diversificarsi e di rompere magari con il passato ma non comprendiamo come si possa distruggere quanto è stato fatto in precedenza senza proporre nulla di nuovo. La nullità in campo turistico della Giunta Olivetti trova il suo migliore esempio nel non aver saputo organizzare nemmeno il tanto pubblicizzato concerto di Povia.
Senigallia non se lo merita
Ci indigna che una città a valenza turistica come Senigallia valga un impegno finanziario di soli 500 mila euro (di cui 400 mila per un solo evento, il Summer Jamboree).
Ci indigna che per la promozione turistica si investa 20 mila euro (con un costo di oltre 150 mila euro per il personale distaccato all’Unione della Marca Senone).
Ci indigna che a meno di due mesi dall’inizio della nuova stagione estiva nulla è stato fatto per promuovere la città e nulla sappiamo su quali eventi e intrattenimenti potrà contare il turista che sceglierà Senigallia per le proprie vacanze estive.
Ci indigna la mancanza di cultura turistica dei nostri amministratori.
Senigallia non merita tutto questo.
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