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Il 5 aprile al Cinema Gabbiano il film “La macchina delle immagini di Alfredo C.”

Il regista, Roland Sejko, sarà in sala per presentare la pellicola ed incontrare il pubblico dopo la proiezione

"La macchina delle immagini di Alfredo C."

Dopo l’ottima accoglienza all’ultima Mostra del cinema di Venezia, arriva al Gabbiano, come evento speciale all’interno della rassegna d’autore, un film raro e prezioso su una vicenda poco conosciuta della nostra storia, ma anche sul senso e l’uso delle immagini, nonché come saggio sulla responsabilità del filmare.

Martedì 5 aprile sarà infatti proiettato alle ore 21:15, alla presenza in sala del regista Roland Sejko, La macchina delle immagini di Alfredo C., film che racconta la vicenda di un operatore cinematografico inizialmente utilizzato per la propaganda del periodo fascista e successivamente impiegato per conto del comunismo.

La storia inizia nell’aprile 1939, quando l’Italia fascista occupa l’Albania. Migliaia di italiani, operai, coloni e tecnici, vengono trasferiti nel paese. MA quando nel novembre 1944 il Paese verrà liberato, il nuovo regime comunista chiude i confini e pone all’Italia decine di condizioni per il rimpatrio dei suoi concittadini. Nel 1945 in Albania si trovano così ancora trattenuti circa 27.000 italiani tra reduci e civili.

Tra di loro c’è anche un operatore cinematografico: Alfredo C., operatore della propaganda fascista, che ha girato per cinque anni le strade con la sua cinepresa, immortalando per quasi un ventennio la capillare macchina del regime. E che ora, da un giorno all’altro, deve fare lo stesso, ma per il nuovo potere comunista. Chiuso nel suo magazzino, circondato da migliaia di pellicole, Alfredo C. rivede su una vecchia moviola quello che ha girato…

La sua storia, sviluppata attraverso l’intreccio di straordinari filmati dell’Archivio Luce e di riprese originali affidate alla voce, al volto e al talento di Pietro De Silva, prende spunto da un evento storico in effetti poco noto ed è una splendida idea – come ha dichiarato il regista –“per sviluppare una riflessione su tecniche e potenza pervasiva della propaganda, ma anche sull’incombenza degli eventi storici sui destini personali”.

La macchina delle immagini di Alfredo C. mette in scena un poema visivo sulla memoria e sulla responsabilità di chi crea immagini. Un appuntamento unico che il Gabbiano propone per martedì sera, 5 aprile, quando il film sarà presentato in sala dal regista Roland Sejko, che si intratterrà poi con il pubblico per un dibattito a fine proiezione.

Ricordiamo inoltre che giovedì 7 aprile alle ore 21:15, sempre per la rassegna d’autore, un prezioso documentario intitolato Futura, attraverso il quale tre registi già affermatisi con opere di grande impatto – Pietro Marcello (La bocca del lupo, Martin Eden), Francesco Munzi (Saimir, Anime nere) e Alice Rohrwacher (Corpo celeste, Lazzaro felice) hanno cercato di dare voce ai giovani italiani.

Per l’occasione sarà presente in sala il sociologo Stefano Laffi, per commentare il documentario al termine della proiezione. Inoltre, a partire dalle ore 19:30, apericena a cura delle Brigate Volontarie Marche per l’Emergenza.

Ricordiamo che per tutti gli spettacoli i biglietti sono sempre acquistabili in qualsiasi momento anche online sul sito www.cinemagabbiano.it.

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