ATS: “Dai lavori di manutenzione del Misa scoperte le cause strutturali dell’alluvione”
"Una strozzatura del corso d'acqua e un vecchio intervento di rafforzamento della sponda con molti scogli e terra depositata"
Durante i lavori di manutenzione ordinaria effettuati dalla ATS con capofila Undicesimaora più l’Associazione Confluenze, ditte Turchi e Guidi, entrambe le sponde del fiume Misa sono state liberate dai foltissimi canneti presenti.
Ciò ha permesso di verificare direttamente, sul campo, quali sono le condizioni del fiume nel tratto in cui la piena ha distrutto l’argine a Borgo Bicchia nel 2014. Molti in passato avevano avanzato sospetti o ipotesi sulle cause dell’alluvione ma adesso abbiamo potuto toccare con mano.
Durante i lavori sono state effettuate misurazioni sulla sezione idraulica del fiume, partendo dal punto in cui l’argine destro è stato sfondato nel 2014. Sono state effettuate 5 misurazioni risalendo verso monte ad intervalli di circa 100 metri l’una dall’altra.
Ebbene come si può visionare dagli allegati nel punto in cui l’acqua è fuoriuscita la sezione è di 53 m, la successiva ancora di 53 m, la terza di 62 m, la quarta di 69 m, la quinta e ultima misurazione di 82 m. Ben 29 metri di differenza. Pur se fatte con strumenti imprecisi (ovviamente le misurazione vanno effettuate con strumentazioni professionali più precise), è evidente che la causa dell’esondazione è questa strozzatura strutturale del corso d’acqua.
C’è poi un’ulteriore aggravante: in sponda sinistra, subito a valle del punto di rottura, molti anni fa, è stato realizzato un intervento di rafforzamento della sponda (?!) con molti scogli e terra depositata. Questo ha ulteriormente aggravato la strozzatura già presente.
Tutto ciò è stato esplicitato alla Regione Marche che auspichiamo intervenga quanto prima
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