“Rischio collasso per l’Ospedale di Senigallia in estate. L’organico non sarà potenziato”
Il Partito Democratico interviene sulle condizioni e sul futuro della sanità locale - VIDEO
L’opposizione torna a parlare della situazione in cui versa l’Ospedale di Senigallia; dalla mancanza di personale, ai reparti chiusi, al rischio di un collasso della struttura durante il periodo estivo, quando la pressione sul nosocomio aumenta a causa dell’arrivo dei turisti.
Maurizio Mangialardi dichiara che, in ambito regionale, il PD metterà in campo una serie di iniziative per informare i cittadini e proporre nuove prospettive. Il Capogruppo d’opposizione in Regione incalza sulla condizione del personale sanitario “Abbiamo 5 medici al Pronto Soccorso, i quali sono costretti a coprire tutti i turni, senza ferie e con il peso sulle spalle della struttura; se qualcuno lascia il suo posto di lavoro l’ospedale rischia di andare in rovina. Tra le nuove assunzioni annunciate per il Pronto Soccorso, in reltà a Senigallia arriverà in più un solo medico per poche ore a settimana. Oltretutto la Giunta di Senigallia tenta di offuscare le situazioni di dissenso interne all’ospedale.”
Mangialardi si sofferma poi sugli investimenti per la sanità marchigiana riguardanti il PNRR e le nuove strutture identificate: le Case della Comunità (CdC), gli Ospedali di Comunità (OdC) e le Centrali Operative Territoriali (COT) sottolineando che “I tetti di spesa per il personale sanitario sono in propozione al numero di cittadini”. Ci saranno dunque, secondo il Consigliere regionale a cui fa eco anche il segretario PD comunale Massimo Barocci, nuove strutture ma senza organico, oppure si dovrà attingere a quelle già in crisi.
Si pronuncia sul futuro dell’Ospedale di Senigallia e sui rimpalli di responsabilità anche il Capogruppo comunale del Partito Democratico Dario Romano“Ricordiamo che il Sindaco Olivetti era il Presidente del Comitato in difesa dell’ospedale e ora si spoglia di ogni responsabilità. La situazione in cui versa la struttura è il dipinto di un fallimento amministrativo.”
Medicina e lungadegenza hanno preso più di 30 posto letto.
Radiologia e oncologia hanno perso il primario non essendo più unità operativa complessa.
Il pronto soccorso è senza medico.
Il personale del 118 fa 12 ore filate per riuscire a coprire i turni.
Le attrezzature invecchiano e non vengono rinnovate.
Ma di cosa state parlando? Tacete.
È anche per la vostra inedia nel difendere la sanità cittadina che avete perso la città e la regione.
Senigallia avrebbe l'unica cardiologia con utic con i necessari volumi di attività. Jesi e Fabriano non hanno nemmeno il numero minimo di posti letto e di casi trattati per stare aperte (vedi norme nazionali). Chissà perché il primario di cardiologia ha deciso di andare anzitempo in pensione?
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