A Senigallia in tanti per l’Ucraina
Domenica 20 marzo, circa 35 persone tra donne, bambini e anziani, saranno in città per riposarsi e rifocillarsi
La guerra non ha niente di bello da raccontare, se non la solidarietà che da essa ne scaturisce.
L’unico insegnamento reale e utile che possa veramente nascere da situazioni di violenza è quello di aiutare chi è in difficoltà; a prescindere dai colori e dalle posizioni.
Questa rimane, sempre e in assoluto, l’unica priorità.
Anche Senigallia, nel suo piccolo, vuole essere propagatrice di questo insegnamento, di questa onda di speranza, per questo si è attivata una task force a sostegno di un gruppo di cittadini ucraini in transito verso la salvezza.
Di.Te. (Associazione nazionale per le dipendenze tecnologiche e il cyberbullismo ODV), con il supporto e la collaborazione di Fiorini Packaging, si è collegata ad un progetto dell’associazione Scout CNGEI di Senigallia, per aiutare alcune persone in fuga dalla guerra. Gli Scout, che hanno organizzato l’intera operazione, si sono adoperati, infatti, per coinvolgere le autorità e trovare gli sponsor necessari per raggiungere l’obiettivo.
Domenica 20 marzo, circa 35 persone tra donne, bambini e anziani, saranno in città per riposarsi e rifocillarsi, ma invece di una palestra si è voluto regalare loro un piccolo momento di normalità e tranquillità ospitandoli in hotel; permettendogli di ritrovare un po’ di intimità e sicurezza. Ad aspettarli, oltre ai beni di prima necessità raccolti dai collaboratori Fiorini, ci saranno anche alcuni medici, psicologi e pediatri del Centro Clinico Salus. Un sostegno in più per poterli far stare meglio e per cercare di lenire un po’ i traumi subiti. Il tutto con l’assistenza fondamentale di alcuni signori ucraini che si sono offerti come traduttori. Naturalmente, con il supporto del Laboratorio Eurolab, verranno effettuati i necessari tamponi di controllo per la profilassi preventiva alla diffusione del Covid 19.
La spinta propulsiva però parte dagli Scout CNGEI di Messina che, con le loro macchine, andranno al campo profughi di Przemyśl in Polonia, per prendere il gruppo e portarlo indietro fino in Sicilia – tappe intermedie Vienna e Senigallia – in modo che queste persone possano fare richiesta d’asilo e iniziare a ritrovare una quotidianità.
Un’iniziativa lodevole che dimostra come il confronto, il rispetto e la collaborazione tra realtà diverse siano l’unica via per crescere insieme. Una via da seguire ogni giorno, non solo in situazioni di criticità, per costruire veramente una pace solida e duratura tra popoli e diversità.
Speriamo che questo episodio, come i tanti altri simili, sia di esempio per ampliare all’infinito un’onda di solidarietà, che vada oltre la questione ucraina, e finalmente si inizi a mettere le basi per un futuro migliore.
Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo O.D.V.
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