“Grave situazione al Pronto Soccorso di Senigallia: quali azioni da Regione Marche?”
I Consiglieri regionali del Partito Democratico interrogano il Governatore Acquaroli e l'Assessore Saltamartini
E’ arrivata sul tavolo del Governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e dell’Assessore alla sanità Filippo Saltamartini, un’interrogazione, sottoscritta dai Consiglieri del Gruppo assembleare Marche del Partito Democratico Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini e Vitri, sulle criticità del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Senigallia.
Oggetto: criticità Pronto Soccorso ospedale di Senigallia — a risposta orale.
Premesso che
– già da alcuni anni presso il Pronto Soccorso di Senigallia c’è una situazione di grave carenza di personale medico che si è man mano acuita; da un organico medico di 13 unità più il direttore, come da pianta organica (aumentati a 15 + 1 da specifica Determina ASUR), nell’arco degli ultimi mesi si è assistito ad una progressiva diminuzione fino ad arrivare, lo scorso ottobre, a 6 medici (più il direttore);
– i turni risultano essere insostenibili con questi esiguo numero di medici e, da ottobre, si è dovuto ricorrere ai medici delle altre unità operative che nel turno notturno sopportano l’unico medico del PS in turno (codici meno gravi), guardia per le unità operative che non hanno la guardia interna notturna e guardia per l’osservazione breve intensiva (che è a carico del PS);
– per non fare i turni con un solo medico si è ricorso ai medici del 118, mentre alcuni medici del PS hanno fatto turni consecutivi di 12 ore;
– si sono inoltre verificati momenti ancora più critici in cui, con casi di positività al covid e congedi parentali, addirittura era in servizio un solo medico;
i medici di ben 7 reparti continuano a ricevere ordini di servizio per svolgere a rotazione i turni notturni al pronto soccorso oltre che, contemporaneamente, in Medicina d’urgenza, nel reparto covid e in turno per la guardia medica notturna, dove sono rimasti appena 5 medici, ormai ridotti allo stremo;
sono state impiegate intere Unità Operative di Specialisti dell’Ospedale (molte delle quali già in carenza di organico), non addette alla Emergenza/Urgenza, per coprire i turni di notte in Pronto Soccorso. A rotazione i Medici di Chirurgia Generale, Medicina Interna, Gastroenterologia, Neurologia, Nefrologia e Dialisi, Ortopedia e Otorinolaringoiatria sono destinati a turni di notte in Pronto Soccorso, a discapito del servizio ed indebolendo le attività che i Medici prima garantivano;
– il Medico Specialista che ricopre il turno di notte al Pronto Soccorso, deve anche assistere i pazienti ricoverati in osservazione presso il Pronto Soccorso, fare il turno di Guardia notturna per i pazienti ricoverati nei reparti medici dell’Ospedale e fare il turno di Guardia notturna per il reparto COVID. Un solo medico per 4 gravosi incarichi;
– il giorno 6 marzo terminerà il servizio un’altra dottoressa e, visto che non sarà rinnovato lo stato di emergenza per il covid, terminerà il contratto di un altro medico proveniente da Fabriano;
considerato che
– i medici che si trovano a lavorare così sotto pressione, appena trovano sistemazioni che offrono condizioni di lavoro migliori, lasciano il reparto;
come possibile risposta all’emergenza, I’ASUR ha chiesto il supporto dei medici della Marina Militare che però è stato negato in quanto la Marina Militare opera in situazioni di emergenza, come è stata quella del covid, ma che ora sta finendo;
– l’Area Vasta 2 ha invece proposto l’attivazione delle cooperative di medici (che vengono attivate dal Provveditorato, non dall’Ufficio Personale);
tenuto conto che
– l’emergenza COVID19 ha aumentato le gravi problematiche già esistenti, come la mancanza della Guardia notturna nei reparti chirurgici, una non idonea Guardia notturna nei reparti medici e la mancanza del Radiologo di notte;
quasi 40 Dirigenti Medici Ospedalieri, supportati dalle sigle Sindacali della Interregionale Medica, hanno segnalato formalmente la situazione all’Ispettorato del Lavoro;
– a metà novembre 2021 la Intersindacale dei Medici ha presentato un esposto all’Ordine dei Medici, all’Ispettorato del Lavoro di Ancona e alle Autorità sanitarie, giudiziarie e politiche regionali in cui denunciavano che il personale non è stato assunto, non vengono banditi concorsi e i carichi di lavoro sono aumentati a tal misura da non poter garantire l’erogazione delle prestazioni sanitarie richieste, effettuate soltanto grazie alla disposizione di turni insostenibili, senza neppure la concessione dei necessari riposi e delle ferie;
i sottoscritti Consiglieri regionali
interrogano
il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente per sapere quali azioni intendano attuare al fine di risolvere la grave situazione che ragionevolmente non può protrarsi oltre.
Antonio Mastrovincenzo
Maurizio Mangialardi
Manuela Bora
Andrea Biancani
Romano Carancini
Anna Casini
Micaela Vitri
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