SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Gennaro Campanile: “Su Bello aveva ragione l’ANPI”

"C'è differenza tra una Amministrazione moderata di centrodestra ed una prepotente di destra"

1.981 Letture
commenti
Centro Commerciale Il Maestrale - Senigallia - Saldi inverno 2022
Gennaro Campanile

I raggruppamenti politici (e sostenitori) che martedì 22/02 hanno chiuso l’esperienza moderata dei centrodestra a Senigallia per iniziarne una di destra sono intervenuti con comunicati stampa sui lavori del Consiglio Comunale.

Non lo hanno fatto però per spiegare che cosa ha deliberato il Consiglio e per quale motivo fosse necessario farlo, ma solo per lamentarsi del “comportamento” della minoranza, rea di non aver capito, non aver collaborato, non aver proposto, di aver fatto perdere tempo.

Solita solfa in mancanza di argomentazioni. E’ stato così fin dall’inizio. Naturalmente le cose sono andate diversamente. La minoranza ha proposto quelle modifiche necessarie a non snaturare il ruolo dei Consiglieri e delle Commissioni che erano garantite nel vecchio testo e non lo sono più nel nuovo. A rimetterci saranno i senigalliesi i cui rappresentanti avranno molti meno strumenti di prima per capire cosa combinino gli amministratori.

Nei vari comunicati non si è parlato neanche delle modifiche proposte dall’interno della stessa maggioranza che andavano nella stessa direzione della minoranza e che sono state sonoramente bocciate insieme alle altre, sempre della minoranza. Nessun accenno è stato fatto invece ai richiami appassionati, al ricordo delle battaglie del passato per una maggiore democrazia, alla consapevolezza della gravità di quello che stavano approvando, agli esempi positivi di che cosa è in grado di fare il centrodestra in fatto di rispetto delle minoranze pronunciate da un Consigliere di maggioranza in un clima surreale di fastidio e senza nessuna replica.

Non c’è bisogno di andare lontano per comprendere che differenza c’è tra una Amministrazione moderata di centrodestra ed una prepotente di destra. Se il lettore ha dieci minuti di tempo può connettersi al seguente link (https://www.comune.jesi.an.it/normative/Regolamento-del-Consiglio-Comunale/) e confrontare il testo del regolamento di Jesi con quello senigalliese di Bello. Nel primo tutto ruota intorno al Consiglio e ai Consiglieri, nel secondo il Presidente del Consiglio non fa solo il direttore di orchestra ma assegna la musica, suona tutti gli strumenti e poco ci manca che apra e chiuda anche la porta dell’aula Orciari.

Si è parlato molto sulla riduzione delle Commissioni (a proposito, qualcuno spieghi a Bello che passare dalle attuali 7 Commissioni alle 4 previste vuol dire “ridurre” e non “il contrario”) ma un conto sono le 4 previste da Bello ed un contro sono quelle di Jesi che sono sempre quattro ma una delle quali, denominata di “controllo e garanzia”, è presieduta obbligatoriamente da un esponente delle minoranza (eletto dalla sola minoranza) ed ha il compito delle verifiche sulle attuazioni dei progetti, sull’espletamento delle mozioni, di esame delle relazioni dei Revisori dei Conti e di quella sul controllo strategico. Per una Amministrazione di destra, come quella di Senigallia, che ha eretto a sistema il silenzio ed il segreto, priva di progettualità e di visione del futuro sarebbe potuta essere un riferimento?

Leggendo in particolare il comunicato di Fratelli d’Italia abbiamo avuto il timore che presto potrebbe essere presentata in Consiglio Comunale la proposta di beatificazione civica del Presidente Bello. Ci è venuto in mente allora quanto richiesto da Leonardo Giacomini di Senigallia, del direttivo provinciale ANMPI-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nella lettera inviata al Sindaco il 25/10/20. Quella volta ci era sembrata esagerata ma visti gli accadimenti di martedì, dobbiamo riconoscere che aveva colto perfettamente nel segno.

PS: E’ vero, il Consigliere Campanile ha strimpellato la chitarra in una delle rarissime pause “concesse” da Bello in occasione della maratona di martedì scorso, come ha fatto osservare Fratelli d’Italia lasciando intendere che fosse durante i lavori e non in un momento di pausa. Peccato che l’audio fosse staccato perché, magari, Liverani ed i suoi colleghi avrebbero potuto unirsi alle note di Bella Ciao. O forse, in questi giorni, preferisce Гимн Российской Федерации?

AmoSenigallia

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura