“Una delle pagine più buie nella storia del Comune di Senigallia”
Le parole dei Gruppi consiliari di minoranza dopo l'approvazione del nuovo regolamento per Consiglio e Commissioni di Senigallia
Lunedì 22 febbraio abbiamo assistito alle 8 ore più buie, probabilmente, della storia del consiglio comunale di Senigallia.
A fronte di uno spreco di circa € 2.000 tra commissioni e consigli comunali, si è votato per la modifica (ma in realtà, de facto, è un nuovo documento) del regolamento per il funzionamento del consiglio e delle commissioni. Un documento scritto in maniera grossolana, superficiale, male da un punto di vista tecnico. Un atto che dovrebbe essere condiviso da maggioranza e opposizione e che invece è estremamente fazioso sotto tanti punti di vista.
Il primo è la nuova figura che si viene a creare: un Presidente del Consiglio che si dota di un logo del consiglio comunale (a proposito: cosa c’entra l’ordine dorico per rappresentare Senigallia?) e che diventa il “gran visir” politico dell’aula, decidendo se e quando convocare le commissioni, se e quando ammettere gli emendamenti – senza alcuna valutazione tecnica del Segretario-, su cosa i consiglieri comunali debbano interrogare.
Tagliando i tempi di discussione, perché visto mai che l’opposizione possa parlare troppo, è meglio fermarli prima. Facendo decadere, in maniera totalmente illegittima e senza alcun appiglio normativo o regolamentare, le commissioni permanenti precedentemente istituite con atti di consiglio comunale votati in primis dalla stessa maggioranza.
Questo il merito, ma il metodo è ancora più risibile: l’atto infatti, in maniera totalmente scorretta da un punto di vista della prassi, è stato presentato proprio dal “gran visir” presidente, che si è di fatto costruito le regole e l’aula in base alle sue personali esigenze politiche. E la maggioranza? Non una parola, soltanto la bocciatura di 66 emendamenti (58 provenienti dall’opposizione e 8 dal consigliere Rebecchini). Il Sindaco? Come sempre, non pervenuto, nella sua pilatesca interpretazione del ruolo.
Non ci fermeremo qui, però: stiano tranquilli i nostri governanti. La democrazia non significa votare tutto a colpi di maggioranza: c’è molto di più.
Da Gruppi consiliari
PD
Vivi Senigallia
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