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Approvato il nuovo regolamento per Consiglio e Commissioni di Senigallia

Il provvedimento ha superato il fuoco di fila di 71 emendamenti. No da opposizione e Rebecchini che critica: "Testo non condiviso"

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Consiglio Comunale in streaming del 22 febbraio 2022

Il Consiglio Comunale del 22 febbraio si è acceso, anzi incendiato, con la partenza della presentazione della proposta di modifica del regolamento di Consiglio e Commissioni Consiliari.

La parola presa dal presidente dell’assise, Bello, per relazionare sulla proposta, mentre nel contempo gestiva l’assemblea, ha scatenato l’intervento del consigliere Campanile, che ha tuonato affinchè fosse designata la vice presidente Angeletti ad amministrare tempi ed interventi del Consiglio.

Dopo diversi minuti di bagarre, con il sindaco Olivetti che ha parlato di “spettacolo indegno” e il consigliere Liverani che ha usati epiteti come “mercato del pesce”, la maggioranza consiliare ha votato per accordare a Bello di continuare a ricoprire il doppio ruolo. Contraria la minoranza.

La discussione è andata avanti per ore, con ben 71 emendamenti da discutere e votare, e solo dopo le 23 il Consiglio di Senigallia ha votato, a maggioranza, la definitiva approvazione del nuovo regolamento per le sedute del Consiglio stesso e delle Commissioni permanenti.

Regole che sono state osteggiate per tutto il tempo dai consiglieri di minoranza, con Campanile che giudica inaccettabili le proposte di eliminare l’obbligo di risposta scritta alle interrogazioni che la richiedono, critica aspramente le voci che rimandano a valutazioni prese “a discrezione del presidente”, le modalità di convocazione delle commissioni, il taglio di queste da 7 a 4, che in più eliminerà quella presieduta proprio da Campanile, unica che era stata assegnata alla minoranza. La richiesta del consigliere di Amo Senigallia, in definitiva, era quella di ritirare la proposta e riscrivere il regolamento insieme. In caso contrario, ha assicurato Campanile, la minoranza denuncerà in ogni sede quello che viene etichettato come un depotenziamento del Consiglio e l’inizio di una diarchia Olivetti-Bello a Senigallia.

Dello stesso tenore gli interventi degli esponenti del PD: Angeletti, che ha evidenziato come sarebbe stato opportuno che una proposta di modifica di questa portata avesse la firma di un consigliere di opposizione e non del presidente del Consiglio, Bomprezzi, che ha parlato di occasione mancata da parte della maggioranza, la quale anzichè dialogare con la minoranza si è irrigidita ed ha inasprito i toni, Romano, che ha ribadito l’inopportunità della figura di Bello come proponente e criticato sia i limiti posti ai temi delle interrogazioni, che il decadimento immediato di alcune Commissioni, cambiando così le regole in corso di consiliatura.

Anche Pergolesi (Diritti al Futuro), ha ribadito che si doveva arrivare in aula con un testo più condiviso, anzichè presentare in Consiglio un provvedimento con oltre settanta emendamenti, su aspetti che si potevano concordare in Commissione. Sulla riduzione delle Commissioni, il consigliere ha posto l’attenzione sulla perdita di competenze che ne deriverà, col decadimento di alcuni membri, e sul risparmio economico che non ci sarà.

La consigliera di Vola Senigallia, Stefania Pagani, ha ripercorso invece l’iter che ha portato la proposta di modifica di regolamento in Consiglio, passando attraverso Commissioni convocate con poco preavviso, che hanno precluso ad alcuni consiglieri di essere presenti e dare il proprio apporto.

Alle voci della minoranza si è aggiunta quella del capogruppo di Forza Italia, Luigi Rebecchini, che ha presentato 8 emendamenti al testo (tutti respinti), ha dato parere contrario alla proposta così formulata ed emendata, ha parlato al Consiglio e alla sua maggioranza di un testo che non è stato scritto insieme alla minoranza, che non è stato condiviso con quanta più parte possibile dell’assise e che non difende le prerogative dei consiglieri stessi.

Una voce, quella di Rebecchini, che si stacca decisamente e polemicamente da quelle di una maggioranza che ha compattamente votato il provvedimento, senza intervenire nella discussione: aspetto quest’ultimo, sottolineato anche dal sindaco Olivetti che ha parlato di consiglieri che non sono caduti nella trappola della provocazione.

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