La Scuola di Pace “V. Buccelletti” di Senigallia chiede a tutti un “No alla guerra in Ucraina”
"L'informazione, a Est come a Ovest, quando diventa propaganda, fa sembrare guerra inevitabile: ma guerra non è mai inevitabile!"
La Scuola di Pace “V. Buccelletti” di Senigallia invita tutte le persone ad aderire alla campagna promossa dagli organizzatori della Marcia Perugia-Assisi, (Contro la guerra in Ucraina appendi una bandiera della pace alla finestra! – Per la pace) esponendo la bandiera della pace alla propria finestra o balcone pubblicando la foto sui social con l’hashtag #PaceinUcraina e inviandola a: adesioni@perlapace.it
Da anni l‘Ucraina è diventato un campo di battaglia tra il governo centrale di Kiev e i separatisti filo-russi del Donetsk e Luhansk, dove la maggioranza degli abitanti è russa. Otto anni di spargimento di sangue che hanno causato migliaia di vittime tra civili, milioni di persone trasformate in rifugiati e sfollati interni, devastato l’economia. E in questa crisi si sono inseriti i ‘grandi’, riportandoci indietro nel tempo, quando la Guerra fredda divideva il mondo in due. Quell’eredità geopolitica a quanto pare non è finita e nel frattempo tutto si è ulteriormente complicato; ad Est c’è una lunga storia che sistematicamente ignoriamo fino a quando le armi prendono il diritto di cronaca e il racconto mediatico chiede ossessivamente di stare da una parte o dall’altra.
Le informazioni ci raccontano, oggi, di bombardamenti delle aree residenziali urbane e di vittime civili su entrambi i lati del conflitto. Sembra che gli Stati Uniti e la Russia stiano giocando al tiro alla fune, tirando su le estremità opposte dell’Ucraina.
E l’informazione, ad Est come ad Ovest, quando diventa propaganda, fa sembrare la guerra inevitabile: ma la guerra non è mai inevitabile! La guerra è sempre una scelta, una scelta sbagliata e tutte le persone libere, in ogni parte del mondo, devono alzare la voce contro questa tragedia che colpisce soprattutto civili e inermi. Non è vero che la ragione sta solo da una parte e il torto solo dall’altra. Nessun conflitto ha solo due facce, “noi e loro”; c’è sempre una terza faccia: la verità.
Ci sarà il tempo delle analisi, per comprendere quanto accade: ora è tempo di dire “Mai più guerra”, la storia lo insegna, è un prezzo troppo alto da pagare. Una bandiera è un piccolo segno, ma dice tanto di più.
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