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“Pronto Soccorso di Senigallia, la carenza dei medici è cronica”

Cisl dura contro Area Vasta 2: "la Marina Militare non ha concesso il supporto, ennesimo errore dell'Area"

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Non è stato concesso dalla Marina Militare il benestare per il servizio di supporto medico al PS di Senigallia, come richiesto dalla Area Vasta 2.

Confondere lo stato di emergenza COVID con la cronica carenza di medici al Pronto Soccorso è solo l’ultimo di una serie di errori organizzativi da parte della Direzione di Area Vasta 2.

Lo ripetono da anni i Sindacati ed anche gli stessi Dirigenti Medici coinvolti nelle turnazioni illegittime di notte in PS, attraverso ordini di servizio inderogabili. Ora la Marina Militare ribadisce alla Direzione della AV2 quello che i Sindacati sostengono da tempo. L’organizzazione della Emergenza-Urgenza doveva essere pianificata nel tempo e non lasciata progredire sino a diventare una situazione di crisi: non è vera emergenza ritrovarsi senza medici in PS, perché questo rappresenta la naturale conclusione del non intervento di programmazione sanitaria. Come Sindacato ricordiamo che dal Novembre 2021 una simile motivazione di urgenza è stata indicata per ordini di servizio impartiti in maniera inderogabile, dall’oggi al domani, ai dirigenti medici degli altri reparti. Essi si trovano ancora a dover coprire tutte le notti del Pronto Soccorso a Senigallia (unico caso nell’Area Vasta 2), senza neppure essere differenziati per affinità con la disciplina di emergenza/urgenza.

Non si presentano medici ai concorsi per il Pronto Soccorso? Vero, anche se in parte. Ci sono soluzioni alternative, in attesa di un riordino della normativa nazionale ? Certamente si. Sarebbe stato sufficiente sedersi a quel tavolo di concertazione suggerito e proposto da tutte le Organizzazioni Intersindacali, che hanno conoscenza diretta di quello che succede in trincea sanitaria. Si sarebbe molto probabilmente evitato il precipitare degli eventi, l’utilizzo indiscriminato e protratto degli ordini di servizio, l’ulteriore difficoltà per i reparti coinvolti, e gli effetti conseguenti sul personale ospedaliero. Si poteva fare, non si è voluto fare o non si è stati all’altezza del compito.

Ora si prospetterebbe, come ultima spiaggia, il possibile impiego di personale di Cooperative sanitarie; una situazione da valutare con accuratezza. Ci chiediamo: si vuole di nuovo ripetere l’errore di azioni aziendali solitarie, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti?

L’Organizzazione Sindacale CISL MEDICI Regionale chiede formalmente e pubblicamente alla Direzione Generale e Sanitaria dell’Area Vasta 2 di convocare con priorità un tavolo di lavoro per riflettere su alcuni punti fondamentali: 1) il livello di competenza richiesto ai medici delle Cooperative che presterebbero servizio al Pronto Soccorso di Senigallia 2) la garanzia del rispetto del riposo previsto dalla Legge 161 del 2014, come già in atto per i dipendenti ospedalieri, a tutela della qualità del servizio 3) l’attivazione delle procedure di assunzione di Dirigenti Medici ospedalieri contemporaneamente al ricorso alle Cooperative, perché’ l’esternalizzazione a privati sia solo una soluzione temporanea al problema.
Per tutto questo la CISL MEDICI Regionale continua a segnalare e denunciare quanto ancora sta avvenendo in uno dei principali Pronto Soccorso della Regione Marche (che eroga oltre 30.000 prestazioni all’anno), in difesa dei medici, degli infermieri e del personale sanitario che vi opera ma anche dei cittadini tutti, per la qualità dell’assistenza che a loro si deve garantire quando affidano la propria salute ad una struttura sanitaria pubblica.

Dr. Gabriele Brandoni
Segretario Generale regionale CISL MEDICI Marche

Commenti
Ci sono 3 commenti
octagon 2022-02-21 17:29:48
La colpa è anche vostra e lo dico da sindacalista, avete permesso di percepire premi sul risultato dei risparmi sulle spalle dei lavoratori, che alla fine si riducono in servizi all'utente. Pian piano ogni dirigente tagliava e si beccava il premio, si parla di premi di produzione per un medico o dirigente di oltre 15 mila euro all'anno. Le aziende come quelle ospedaliere funzionano diversamente, tutto il personale evita gli sprechi, lavora bene e cerca di dare la miglior risposta agli utenti, su quello che risparmi viene reinvestito nel reparto, come fa ogni azienda non ospedaliera! Poi dove si lavora di più, dove il lavoro è usurante come i reparti di sala operatoria, rianimazione, pronto soccorso e medicina, il personale va pagato di più, così incentivi il personale a restare.
favi umberto 2022-02-22 07:28:49
Ma una denuncia penale per omissioni in atti d'ufficio non si può fare?
Glauco G. 2022-02-22 08:37:39
mi consola il fatto che....uno di quelli che ha creato questo casino non fa piu politica...(abbiamo rischiato di averlo sindaco)....magra consolazione ma ..pericolo scampato direi...detto questo...non nutro nemmeno tanta fiducia nell'attuale sindaco (per risolvere il problema) e nella regione....ora hanno i soldi..si vantano di avere i soldi...vediamo cosa faranno...speriamo bene.
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