Anna Maria Bernardini: “Su frasi rivolte a Chantal Bomprezzi, molto rumore per nulla”
L'esponente di Forza Italia replica a "Movimento Donne contro i Fascismi" e Associazione "Dalla parte delle Donne"
Ho letto e riletto il comunicato stampa scritto dal “Movimento donne contro i fascismi” e “Dalla parte delle Donne” a favore della Consigliera Bomprezzi e sono rimasta stupita del contenuto. Pertanto, ritengo doveroso fare alcune puntualizzazioni.
Il comunicato stampa scritto dalla maggioranza di governo della città è stato scritto dalla sottoscritta, Anna Maria Bernardini, Consigliere comunale di Forza Italia. Uso di proposito il termine ‘Consigliere’ perché non mi sentirei affatto offesa se questo sostantivo fosse coniato al maschile.
Ho utilizzato, poi, la locuzione “signorina Chantal” perché sono un’anziana signora e, quindi, quando incontro una ragazza, più giovane di mia figlia, l’appellativo che simpaticamente mi viene in mente è ‘signorina’, non intendendo offendere nessuna.
Adoperare, infine, l’espressione ‘maestrina dalla penna rossa’, credo, sia un modo del tutto ironico, per nulla offensivo o denigratorio, di rivolgersi ad una persona, in una sana dialettica politica, anche perché se, chi ha scritto la replica alla nota della maggioranza, avesse letto il libro “Cuore” di De Amicis, saprebbe di buon grado che la figura della ‘maestrina dalla penna rossa’ è una figura in assoluto del tutto positiva.
Non mi risulta affatto che la maggioranza consiliare si sia rivolta alla Consigliera Bomprezzi, utilizzando il termine ‘Consigliere’ coniugato al maschile; probabilmente, è capitato durante qualche seduta, ma senza alcun risvolto offensivo e denigratorio, tenendo presente che appellare un eletto o una eletta con ‘Consigliere’ non corrisponda affatto ad insultare nessuno.
Nei miei confronti, invece, si sono rivolti sempre appellandomi ‘Consigliera’, che francamente detesto, utilizzato nei miei confronti. Perché, tra l’altro, ha un tono che non mi piace affatto. E su questo so che la prestigiosa ‘Accademia della Crusca’ è del mio stesso avviso.
Quindi, irrigidirsi su queste espressioni mi sembra davvero eccessivo; i problemi, che vivono quotidianamente le donne, sono di altra natura e ben più gravi. Credo, tra l’altro, e lo dico senza alcuna vena polemica, che questi ‘movimenti’ facciano più male alla donna che aumentarne il ruolo perché, alla fine, la donna non ha bisogno di ‘farsi largo’; una donna, che merita davvero, trova sicuramente il suo spazio; una donna, che lavora e che si impegna nei suoi affari di tutti i giorni, trova le sue soddisfazioni. Come tutti gli esseri umani, senza dimenticare, ovviamente, tutte le difficoltà, che la donna ha dovuto subire, e neppure tutte le grandi battaglie, che ha portato avanti con successo.
Io sono una donna; sono anziana, ma sono, ad esempio, la Coordinatrice del mio partito e anche Consigliere comunale; mi occupo di cultura da tanti anni e ho organizzato concorsi di poesia, convegni con associazioni e all’università, e il fatto di essere donna in mezzo a tanti uomini non mi ha mai messo in difficoltà. Nessuno, e sottolineo nessuno, mi ha mai messo ‘i bastoni tra le ruote’.
Per concludere, sono fiera di essere parte integrante di questa Amministrazione, che non è affatto sessista o offensiva nei confronti delle donne. Anzi, le donne, nella compagine di governo della nostra città rappresentano uno dei punti cardine. Tutte le donne di questa Amministrazione (Elena Campagnolo, Cinzia Petetta, Ilaria Bizzarri, Silvia Tomassoni, Lucia Pucci, Angelica Brescini, Daniela Antonelli e Alessandra Barucca) si riconoscono pienamente nel mio pensiero.
Se volessimo parlare di ‘offese gratuite e ingenerose’, si dovrebbe per un istante ascoltate i termini utilizzati dalla Consigliera Bomprezzi, con cui la Consigliera non risparmia nessuno dei colleghi e delle colleghe, come ad esempio l’uso improprio del termine ‘schizofrenico’, che non mi sembra sia un complimento.
Annamaria Bernardini
Consigliere comunale di Forza Italia
Coordinatore comunale di Forza Italia
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