Modifiche al regolamento del Consiglio e delle Commissioni consiliari di Senigallia
La minoranza: "Mancanza di dialogo da parte della Giunta e un regolamento che vuole mettere un bavaglio all'opposizione"
I Gruppi consiliari di minoranza del Comune di Senigallia si sono riuniti per esprimere il loro giudizio in merito al lavoro e alle posizioni
intraprese delle Giunta Olivetti riguardanti il regolamento per il funzionamento del consiglio e delle commissioni consiliari.
Hanno preso parola i rappresentanti del Pd, Vivi Senigallia, Diritti al futuro, Vola Senigallia e Amo Senigallia i quali denunciano una mancanza di dialogo e collaborazione da parte della maggioranza.
L’opposizione parla di forzature istituzionali, di regole che vengono cambiate in corsa riguardanti la ridefinizione delle commissioni, tagli ai minutaggi dei consiglieri, alle modalità in cui si presentano le interrogazioni e question time.
“Le regole vanno decise e condivise insieme. – dichiara Dario Romano, consigliere del Pd – Ci sono tante cose da discutere e da eliminare rispetto a ciò che è contenuto nella proposta presentata da Massimo Bello. E’ un regolamento che permette al Presidente di diventare un pro Sindaco e mette un bavaglio ai consiglieri di opposizione.”
Critiche anche sull’aspetto tecnico con il quali il regolamento per il funzionamento del consiglio e delle commissioni consiliari sarebbe stato redatto.
A nome di Vola Senigallia si è poi espressa Paola Perlini“Il fatto di aver convocato una Commissione il venerdì per il lunedì dimostra la volontà di indurre i consiglierei comunali a non partecipare. Ciò evidenzia una maggioranza sorda alle richieste dei consiglieri di opposizione alla democrazia.”
I consiglieri di minoranza ribadiscono più volte che, trattandosi del funzionamento del Consiglio Comunale e dunque delle regole che assicurano un regolare svolgimento dei lavori e di dare spazio a tutte le forze politiche, le modifiche a tale regolamento vanno intraprese secondo un determinato iter e attraverso la partecipazione di tutte le parti politiche; cosa che a loro dire non è avvenuta.
“E’ stata votata in maniera contraria anche la proposta del consigliere di Forza Italia Rebecchini – specifica la consigliera Chantal Bomprezzi – di potersi riunire in commissioni informali, senza dover togliere spazio alle ore di lavoro e senza costi per i cittadini”.
Un appunto è stato fatto a riguardo anche del linguaggio e dei toni con i quali, secondo la Consigliera Bomprezzi, diversi membri della maggioranza continuino ad utilizzare nei suoi confronti. “Ne faccio un tema politico e non personale – dichiara Bomprezzi – Ho chiesto più volte di essere chiamata consigliera e invece, per rimarcare la differenza di genere, più volte vengo interpellata come consigliere o con il titolo di signorina. Tutto questo denota una politica sessista, messa in campo da tutta la maggioranza”
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