Gli amici a quattro zampe di Senigallia dimenticati dal centrodestra di Olivetti
Campanile (Amo Senigallia): " Nessuna risorsa destinata nel 2022"
Sul sito turistico di Senigallia la nostra città è presentata come amica degli animali domestici ma si tratta di notizie che risalgono ad anni fa senza che il centrodestra di Olivetti/Bello sia andato oltre.
Alcune stime dicono che nel comune di Senigallia siano presenti circa 17.000 animali domestici con un rapporto con gli abitanti poco inferiore a tre. Nonostante però una densità così elevata i servizi disponibili sono fermati alla creazione della città dog friendly, quando fu avviata una politica di sensibilità verso l’evoluzione delle abitudini dei cittadini.
Un esempio? Marzocca, la più importante frazione e più abitata di alcuni comuni della vallata, ancora è sprovvista di uno sgambatoio, come d’altronde in numerose altre frazioni e quartieri. Ecco, dotare ogni quartiere ed ogni frazione di spazi destinati agli amici a quattro zampe, sarebbe la prima cosa fa fare come pure l’installazione di cestini-rifiuti atti a contenere le deiezioni che spesso sporcano i marciapiedi sollevando le ire di tutti. La critica verso i proprietari incivili e spregiatori del decoro urbano deve essere la più dura possibile (accompagnata da sanzioni esemplari quando è possibile identificare i responsabili) ma bisogna anche mettere in condizione i cittadini di essere “buoni” cittadini.
La pandemia ha accentuato il ruolo positivo degli amici a quattro zampe nel sopportare la diminuita socialità e se la loro presenza ha assunto un ruolo sociale non trascurabile occorre che gli Amministratori siano attivi e non passivi nelle politiche associate.
Interventi possibili a costo zero che vanno in questa direzione sono l’allungamento del periodo in cui è possibile portare gli animali in spiaggia (ottobre-maggio), gli accordi con associazioni di settore per brevi corsi di formazione, l’aumento dei luoghi pubblici in cui sono ammessi, l’apertura della Rotonda a Mare alla loro presenza, la destinazione di risorse (basta poco) per la sterilizzazione dei gatti, la creazione di oasi feline, l’incentivazione delle adozioni (che avrebbe anche il vantaggio di ridurre il randagismo), il rilancio di accordi con strutture ricettive.
Si può essere più o meno favorevoli agli animali domestici ma se sono tanto diffusi occorre tenerne conto, agire sulla fornitura di servizi che possono aumentare il benessere di chi li cura e diminuire i disagi di chi li subisce, sfruttare le grandi potenzialità turistiche di una domanda in crescente aumento.
Il centrodestra di Olivetti/Bello sembra non sapere che cosa fare o forse non si è neanche posta il problema, come d’altronde sta avvenendo su numerosi altri fronti, tutti riconducibili ad una visione della città che non c’è.
Gennaro Campanile
AmoSenigallia
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